La nuova guida di “DOVE” di Biella sarà in edicola dal 19 dicembre

Nella splendida cornice della sala conferenza del Museo del Territorio l’assessore al Turismo e all’UNESCO Barbara Greggio ha presentato la guida turistica “Biella Città Creativa Unesco“, che sarà in edicola a partire da martedì 19 dicembre, in omaggio con il numero di DOVE, Speciale Italia 2024. Un viaggio in un territorio sorprendente, ricchissimo di eccellenze artigianali e industriali, di tesori naturalistici e di delizie gastronomiche. Da scoprire, passo dopo passo, in 124 pagine, con gli inviati di DOVE.
“Questa guida rappresenta un deciso passo in avanti e sono contento perché abbiamo ottenuto un risultato importante, che ci eravamo proposti fin dall’inizio del mandato, ovvero far tornare in auge il nome di Biella – dice il sindaco Claudio Corradino -. Abbiamo tantissime cose da proporre nel Biellese a farlo raccontare da una testata così autorevole non può che inorgoglirci. Non dobbiamo sminuire quello che abbiamo, ma affermarlo con forza alla gente che arriva da fuori e una pubblicazione come questa potrà aiutarci moltissimo”.

“Mi sono battuta in questi anni per poter ottenere dei finanziamenti specifici a favore delle Città creative – spiega l’assessore al Turismo e all’UNESCO Barbara Greggio -. Infatti eravamo messi nella condizione di fare attività e comunicazione senza specifici strumenti finanziari. Da qui è nato questo emendamento che ha finanziato un fondo e alla Città di Biella sono stati destinati 132.000 euro. Abbiamo pensato che UNESCO dovesse diventare la piattaforma su cui connettere le bellezze del territorio: la Guida dà ampio spazio a Biella, ad Oropa, alla natura, ma soprattutto a quello che è il vero cuore dell’UNESCO: il patrimonio materiale, ovvero il ‘saper fare’, cioè il lavoro dei nostri maestri artigiani. Così il racconto della nostra storia e tradizione diventa un viatico per il futuro”.

Durante tutta la serata è stato messo in evidenza che Biella è una destinazione turistica che sta crescendo. Così Simona Tedesco, direttrice responsabile di Dove ha affermato che: “l’arte sartoriale di Dove è un sistema che produce contenuti e Biella ci ha dato modo di lavorare in città come se fosse New York, facendo emergere tante storie e creando una redazione diffusa per raccontare la città in modo innovativo, insomma alla “Dove”.
La Guida sarà in distribuzione dal 19 dicembre “ma avrete a disposizione anche dei podcast di racconti su Biella con una produzione a parte, fatta di tante voci. Una guida a tutti gli effetti, fatta di un background che da 33 anni ci vede produrre racconti mandando le persone in giro per il mondo”.

Molto applaudito l’intervento del Maestro sartore Giovanni Barberis Organista: “Questo è un lavoro che mi è sempre piaciuto e a 92 anni sono contento di essere qui. Il lavoro manuale forse è stato un po’ dimenticato. Il sarto deve aiutare e consigliare le persone nella scelta del tessuto, cercando di aggiustare e dare la giusta sciancratura. Non ci sono più giovani che vogliono fare questo lavoro ed è un peccato. La moda cambia, lo stile rimane e se un abito è fatto bene resiste e dura nel tempo. In via Italia dovrebbero esserci almeno due o tre sartorie: invece di andare a Londra magari più persone verrebbero da noi”.

Felice Piacenza, archive manager Fratelli Piacenza Spa, ha raccontato che “durante la pandemia è nata l’idea di portare avanti la storia della nostra famiglia e gli archivi tessili. Dal 2020 abbiamo sistemato un migliaio di capi della Fratelli Piacenza: un patrimonio da conservare. Gli archivi si possono visitare e con l’acquisizione del Lanificio Cerruti mi sono trovato tanto altro materiale. La passione mi ha aiutato: si scoprono tante storie della realtà biellese molto interessanti”.

Alessandro Boggio Merlo, presidente della sezione Turismo e Cultura dell’Unione Industriale Biellese ha ribadito che “Il turismo a Biella esiste e ci sono delle eccellenze: stiamo crescendo e la mia visione è legata alla comunicazione. Il turismo industriale può essere legato alla storia, ma la parte attiva, con la produzione del Made in Italy, deve mostrare cosa nel tempo abbiamo costruito e come vengono realizzate le cose. Dobbiamo imparare a raccontarci meglio”.

Christian Clarizio vice presidente ATL Terre dell’Alto Piemonte ha invece posto l’accento sul fatto che: “Nel turismo occorre saper essere attrattivi e un territorio più allargato ci riesce meglio. Dobbiamo valorizzare ogni territorio ed essere competitivi e propositivi. Abbiamo un notevole potenziale turistico da poter sfruttare. I dati sono in crescita e dovremmo smetterla di autoflagellarci: ad esempio su Instagram siamo passati da 800mila a oltre 4 milioni di visualizzazioni”.

“Abbiamo voluto metterci in gioco con dei professionisti che maneggiano quotidianamente la comunicazione turistica – conclude l’assessore Greggio -. Ne è nata una bellissima narrazione del nostro territorio: un prodotto anche in inglese per i turisti di tutto il mondo e i prodotti usciti sono meravigliosi. Ma non è tutto perché grazie a “”Biella, che storia – La città raccontata in 5 podcast” il racconto della guida si completa con un viaggio sonoro nel cuore più autentico della città attraverso le voci degli stessi abitanti. Inoltre saremo sul canale Spotify e sulla piattaforma del Corriere della Sera (viaggi.corriere.it) sul canale viaggi intestato a Dove”.