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Il filo nascosto: il leporello che racconta Biella e la sostenibilità dei suoi tessuti

08/10/2021 - News

Un altro traguardo per il progetto Arcipelago che vede per tutto il mese di ottobre la città di Biella protagonista di eventi di ampio respiro legati al network delle Città Creative UNESCO di cui ha appena ospitato il Forum. Si intitola “Il Filo nascosto” si declina in un pieghevole illustrato e in tre laboratori (sabato 9 e 16 ottobre presso il Museo del Territorio, sabato 30 ottobre presso Cittadellarte – Fondazione Pistoletto) dedicati ai più piccoli con il quale l’Associazione Biella Città Creativa ha deciso di raccontare il distretto tessile, i suoi prodotti di eccellenza e un approccio responsabile al consumo di moda.

Il pieghevole illustrato

Il percorso è stato sviluppato partendo dal concetto di circolarità che ha permesso di individuare in un “leporello” un elemento narrativo che possa svolgersi e ipoteticamente chiudersi su sé stesso. Il leporello si sviluppa su due lati. Sul fronte la storia di come la lana di una pecora si trasforma in un tessuto e poi in un abito di qualità. Dalla tosa, passando per il lavaggio, la pettinatura, la filatura, la tintura, l’orditura, la tessitura, il prezioso controllo qualità e infine la giacca. Sul retro, 8 (s)punti per parlare di come le aziende del distretto tessile biellese hanno saputo declinare il concetto di sostenibilità negli anni, dando alcuni consigli ai piccoli lettori affinché diventino dei consumatori più consapevoli, perché la responsabilità passa non solo attraverso la conoscenza di cosa mangiamo, ma anche di cosa indossiamo.

I temi

Si parte dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite dell’Agenda 2030, inseriti nel dossier di candidatura di Biella nell’UNESCO Creative Cities Network, traguardi che le aziende biellesi hanno perseguito da tempo con comportamenti virtuosi, dall’attenta gestione delle acque e la depurazione, alla tutela dei lavoratori, e alla graduale sostituzione delle sostanze chimiche utilizzate nei processi di tintura e finissaggio per garantire al massimo la salute dei consumatori (oltre il 36,9% delle malattie delle pelle sono riconducibili a sostanze chimiche tossiche presenti sui tessuti). E poi degli spunti di gioco per i bambini, come cercare con i loro amici o con la loro famiglia le informazioni dei loro vestiti grazie alle etichette tessute al loro interno.

I laboratori

Presso il Museo del Territorio, per due sabati, il 9 e 16 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00, verrà proposto ai bambini dai 5 ai 10 anni, un laboratorio creativo durante il quale i partecipanti verranno guidati nella creazione di un “leporello” fatto a mano con materiali tessili di riciclo. Fili, cimosse, tessuti e lana diventeranno i protagonisti di un viaggio di avvicinamento ludico al tessile e alla moda responsabili.

Presso Cittadellarte Fondazione Pistoletto, sabato 30 ottobre, dalle 15.00 alle 17.00, verrà proposto ai bambini dai 6 agli 11 anni il laboratorio Re-wearing. Nasce come occasione per riflettere, attraverso la creatività e il divertimento, sulle criticità legate all’alto tasso di inquinamento prodotto dall’industria tessile. Il laboratorio offre la possibilità di ridare una nuova vita a quel capo di abbigliamento che ci siamo stufati di indossare e che stiamo per gettare nella spazzatura perché si è scolorito, perché è di un colore che non va più di moda, perché abbiamo cambiato stile o perché semplicemente ci annoia. Come? Donandogli un nuovo colore, un nuovo dettaglio o una nuova fantasia. Ogni partecipante sarà invitato a portare da casa un proprio capo di abbigliamento (100% naturale in cotone, lino, seta, lana, cashmere) da rinnovare.

Il gruppo di lavoro

Sotto l’egida dell’Associazione Biella Città Creativa, il progetto del leporello è stato curato nel design da Tundra, uno studio torinese che ha curato una collana di libri d’arte per bambini (Jackson Pollock Dripping Dance, e in uscita quello su Amedeo Modigliani) e ha preso vita grazie ai disegni di Serena Ferrero, in arte Santamatita, illustratrice dal segno forte e distinguibile che con i suoi tratti e le sue cromie ben si relaziona al giovane pubblico di riferimento. I contenuti sono stati curati invece da Simone Ubertino Rosso. Per quanto riguarda i workshop, le attività sono state coordinate da Giulia Chiaberge, fondatrice e anima di Ricircolo Creativo.

L’Assessore Barbara Greggio dichiara: “Si tratta di un’ottima iniziativa per parlare di sostenibilità al mondo dei giovani, con un linguaggio semplice e mirato alla valorizzazione e alla tutela del nostro mondo grazie al corretto utilizzo delle materie prime per la realizzazione di tutto ciò che non è solo abbigliamento ma anche arredamento e la coibentazione. Ringrazio Simone Ubertino Rosso per l’idea e la realizzazione del leporello”.

 

“L’idea è nata dalla volontà di avvicinare al tema del tessile biellese e della moda responsabile, un pubblico cui spesso non pensiamo: quello dei bambini e dei ragazzini.” afferma Simone Ubertino Rosso, “Il leporello è da vivere come una prima piccola tappa di un viaggio che porta alla conoscenza di una delle eccellenze del nostro territorio, non da vivere da soli, ma accompagnati da insegnanti e genitori. Sostenibilità è una parola diffusissima, ma che spesso è logorata dall’uso, ed è importante farci amicizia. Le nuove generazioni danno già “del tu” a questo nuovo modo di approcciare la vita e i consumi, ma sono spesso confuse dal bombardamento di informazioni. Questo leporello vuole essere uno strumento per far nascere domande più che per dare risposte. Per diventare innanzitutto dei consumatori più consapevoli”.


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