Era il 1979 quando un giovane biellese di nome Ezio Greggio, insieme alla sorella Paola e a Davide Dondena ha un’intuizione semplice e geniale: raccontare tutto quello che sta succedendo nella loro città in una rivista che dia voce ad un’industria antica eppure modernissima, al centro della produzione di un sistema che alla fine degli anni ’70 stava per diventare un fenomeno planetario.
E’ cosi che nasce il primo numero di Made in Biella, semestrale che racconta il savoire faire delle aziende tessili del distretto biellese.
Fin da subito la missione della rivista è chiara: portare in primo piano tutte le sfaccettature di un sistema produttivo di eccellenza, che ha radici profondissime nella storia ma anche nella geografia di un territorio unico e ricco di risorse, ma troppo spesso poco raccontato dalla stampa mainstream.
Il consenso è immediato: dalle pagine di Made in Biella passano vicende fondamentali di un gruppo di imprenditori che proprio dalla tradizione dei tessuti da uomo costruiranno, in un momento magico della storia del nostro Paese, il mito del Made in Italy.
Nomi prestigiosi e piccole realtà hanno così l’occasione di raccontarsi e farsi conoscere, e con loro cresce una città che oggi può a pieno titolo definire se stessa “città della moda”.
Il grande successo televisivo inevitabilmente proietta Ezio Greggio in una dimensione più milanese, tuttavia l’affetto e la sua presenza non verranno mai a mancare. La sorella Paola insieme al marito Davide Dondena danno linfa e spina dorsale alla rivista che attraverso gli anni ’80 e ’90 racconta puntualmente il divenire di un complesso produttivo che dalle dimensioni locali è diventato un polo di interesse internazionale, con scuole di formazione professionale e laboratori di ricerca, sensibile alle istanze dell’economia sostenibile prima ancora che questa divenisse una priorità per l’intero sistema moda.
Oggi, in occasione dei 40 anni della testata (giunta all’ottantesimo numero, con una speciale copertina realizzata da Ugo Nespolo) è sempre Paola Greggio a coordinarne il numero speciale. Con lei Giusi Ferrè e Silvano Esposito, per raccontare quaranta luoghi da visitare, quaranta specialità da gustare, quaranta nomi che hanno scritto la storia della città di Biella.
Quarant’anni di moda vissuti in prima fila attraverso notizie e opinioni che sono -oggi più che mai- l’occasione per raccontare il nostro passato e riflettere sul nostro futuro.