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Biella Città Arcipelago: il concept del Festival della Creatività Sostenibile

Biella Città Creativa svela il documento ufficiale redatto dal direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Paolo Naldini

CONCEPT del FESTIVAL della Sostenibilità e della Creatività


Già intorno alle prime fabbriche venivano costruite abitazioni, strade, infrastrutture, scuole, ospedali, chiese. Nascevano cosìi paesi e le città della lana.

Ma tra le industrie si estendevano i campi e i prati, i boschi e gli alpeggi.

In queste terre infatti si praticava intensamente l’agricoltura. Contemporaneamente, a fianco della produzione industriale molti intraprendevano una qualche forma di attività collegata alla fabbrica. Spesso svolgevano questa attività a casa. E in ogni caso, pur lavorando in fabbrica, operai e impiegati mantenevano un rapporto attivo con la campagna, dove coltivavano prodotti per la propria sussistenza e non solo. Così si assicuravano una certa autonomia e anche quando il lavoro diminuiva per mancanza delle commesse, l’agricoltura offriva un sostanziale aiuto.

Le conquiste dei diritti dei lavoratori poterono essere raggiunte qui prima che in molti altri luoghi: lo sciopero poteva durare più giorni, perché anche senza retribuzione una qualche resistenza si poteva esercitare.

Ma sopratutto questa coesistenza di industria e agricoltura ha permesso all’industria tessile biellese di vincere la competizione internazionale che dai primi anni del IXX secolo ha rappresentato per Paesi come il Regno Unito e la Francia, ciò che oggi la Cina rappresenta per noi.

Dunque, il Biellese è formato da isole – dove si sviluppa l’industria – unite dalla campagna e dalle valli e dalle montagne, fino alla prima pianura.

La stessa viticoltura era nel ‘700 e ‘800 molto diffusa nel Biellese: 4.000 ettari, contro i 271 di oggi. In tutto il Piemonte oggi sono poco più di 40.000 gli ettari di vigneto, quindi 250 anni fa il peso della produzione vinicola biellese doveva essere davvero importante.

Ma l’agricoltura non è solo vigneti e l’impresa non solo tessile. E l’acqua come elemento unificante accompagna lo sviluppodel biellese anche oltre le valli che accolgono l’industria tessile: la pianura si allaga con le sue risaie in uno specchio d’acqua stagionale che caratterizza l’economia e il paesaggio del territorio. E che ottiene l’unica DOP risicola italiana, con il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.

A differenza di quanto avvenuto nel Biellese, nel resto del mondo l’industrializzazione ha portato all’estremo l’urbanizzazione, e quindi allo spopolamento delle campagne.

Le persone, prima contadine, venivano inscatolate nelle metropoli industriali così come l’industria inscatolava i prodotti agricoli delle campagne per alimentare sempre più artificialmente gli abitanti delle città stesse. Scatole che oggi sono dormitori di cemento e tonnellate di imballaggi e scarti degradano il paesaggio.

La pandemia ha mostrato come il sovrappopolamento della concentrazione metropolitana sia un fattore di aggravamento dei rischi di sopravvivenza, oltre che ed è già evidente, di peggioramento della qualità della vita individuale e sociale.

Molti di coloro che hanno vissuto la pandemia fuori dalla città stanno ora considerando di trasferirsi nella campagna anche grazie alle tecnologie digitali di uso comunicativo e commerciale.

È oggi possibile praticare un progetto di sviluppo del territorio che, ispirandosi alle caratteristiche storiche del Biellese, declini il rapporto tra urbano e rurale in modi capaci di generare prosperità sostenibile.

Non si tratta più di pensare a cerchi concentrici, con la città al centro e la campagna intorno. Ma di pensare a città arcipelago dove la campagna contiene ed unisce i centri abitati, li accoglie in una matrice produttiva dove natura e tecnologia possono convivere in equilibrio sostenibile.

Già da alcuni anni Cittadellarte – con il progetto Terre AbbanDonate, il catasto e l’anagrafe solidali – insieme a una federazione di organizzazioni del territorio, sta recuperando le terre lasciate incolte tra le industrie, contribuendo a un rinnovamento in chiave contemporanea della vocazione del territorio come città arcipelago verde.

Il mare verde del Biellese unisce i centri urbani come il mare blu unisce le isole di un arcipelago.

Dal Biellese emerge un nuovo concetto di città non più imprigionata dentro le mura e sommersa in un mare di inquinamento, ma diffusa e distribuita nel mare verde della natura in campagna e in montagna, costellato di spettacolari realtà esemplari di come l’industria abbia rigenerato la natura con interventi profetici che vanno dall’Oasi Zegna al Tracciolino, al Parco della Burcina.

L’arcipelago verde è un progetto urbanistico di territorio che estende alla Provincia la vocazione del capoluogo, coniugando in una comune creazione l’industria e la natura.

Questa coniugazione è sancita dalla designazione Unesco con il simbolo del Terzo Paradiso che rappresenta esattamente la congiunzione creativa e armoniosa degli opposti regni naturale e artificiale.

Il successo della nomina di Biella come Città Creativa UNESCO si fonda innanzitutto su un patto di condivisione tra tutti i Comuni del biellese. Biella Città Arcipelago si rivolge agli stessi Comuni che hanno sottoscritto l’intesa UNESCO che, con la regia del capoluogo, possono costituire i nodi e le isole interconnesse nella rete di questo progetto territoriale attraverso, in primis, la cooperazione di tutti gli assessorati competenti per lo sviluppo sostenibile.

Dal punto di vista organizzativo e pratico, Biella Città Arcipelago è un laboratorio di pianificazione territoriale partecipata orientato alla prosperità e creatività sostenibili.

Come primo progetto questo laboratorio produce nel 2021 un (prototipo di) Festival della Creatività Sostenibile.

Durante il mese di Ottobre si sviluppa un programma di eventi articolato e denso.

Si apre con tra giorni di Forum delle Città Creative Unesco che porta il medesimo nome del Festival: Biella Città Arcipelago. Si esplorano i temi portanti della identità biellese in relazione agli assi della sostenibilità e della creatività e in dialogo con la rete delle città creative Unesco italiane e internazionali, con speaker di eccezione e testimonianze di alcuni dei campioni del territorio sulle loro attività in tema di sostenibilità e sui progetti presentati in sede di candidatura Unesco.

I temi sono: Tessile, Formazione, Acqua Turismo ed Enogastronomia, Montagna.

All’estremità opposta del mese, il 30 e 31 ottobre, il Festival vede la Rassegna Arte al Centro di una Trasformazione della Società in senso Responsabile con mostre, eventi e presentazioni tra cui centrale è la mostra “Biella Città Arcipelago. Creatività e Sostenibilità” che presenta una mappatura (a cura di un insieme di associazioni giovanili biellesi guidate da Cittadellarte) di 100 organizzazioni del territorio in relazione alle loro attività rispetto all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, unitamente a installazioni artistiche e presentazioni della ricerca urbanistica e storica condotta in sinergia con la Fondazione BIellezza.

Il 31 ottobre, in chiusura, una festa evento musicale e creativo per celebrare l’anniversario della designazione Unesco.

Nell’arco del mese, poi, un fitto calendario di eventi tra cui Fatti ad Arte, Programma per i 120 anni Camera del Lavoro, Mostra Coco Marylin, Mostra il Viaggio Sostenibile, presentazione del libro – La Ragione nelle Mani – Stefano Boccalini, Lancio dell’Itinerario UNESCO Biellese e UNESCO DAY, Presentazione al Museo del Territorio di Laboratori sulla Moda Sostenibile e altri in corso di definizione.

Concept di Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini, Cittadellarte in collaborazione con il gruppo di lavoro dell’Associazione Biella Città Creativa.

Biella riunisce le città Unesco per lo sviluppo di una nuova primavera creativa

Svelato il programma del Forum, tra i relatori anche l’alpinista Reinhold Messner

Una tre giorni di dialoghi e confronti, valevole come stimolo per lo sviluppo di una nuova primavera creativa, nel rispetto dell’innovazione, della sperimentazione e della sostenibilità in chiave manifatturiera e artistica, temi che da sempre contraddistinguono la Città di Biella e il suo territorio. E’ questo l’ambizioso obiettivo che si pone la prima edizione del Forum delle Città Creative UNESCO organizzato dall’Associazione Biella Città Creativa, in programma a Biella dall’1 al 3 ottobre 2021. Il Forum apre gli eventi di Arcipelago – Festival della Creatività Sostenibile, concept ideato da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto.

Il Forum è l’occasione per confrontarsi con altre esperienze di sviluppo sostenibile in dialogo con la rete delle Città Creative UNESCO italiane e internazionali, per approfondire le possibilità che il Biellese avrà di procedere lungo questa strada. Unesco vuol dire cultura: al centro dell’evento la cultura sarà proprio la protagonista e potrà spingere il processo di rigenerazione territoriale al quale l’intera comunità biellese è impegnata. Il futuro di Biella passa anche da qui e dall’intreccio di questa prospettiva con i fili che hanno disegnato l’identità produttiva, economica e sociale del territorio.

La tre giorni esordirà venerdì 1 ottobre, dalle 10 all’auditorium di Città Studi, con la tavola rotonda dal titolo “Formazione e sostenibilità”, durante la quale è attesa la presenza del Segretario generale di UNESCO Italia Enrico Vicenti. Sarà la prima occasione di collegamento con le Città Creative Internazionali e di confronto con le città italiane. Alle 16 il Forum si sposterà all’Auditorium del Santuario di Oropa dove si parlerà del rapporto tra “Acqua e sostenibilità”, una straordinaria risorsa naturale che ha permesso lo sviluppo delle lavorazioni tessili d’eccellenza nel Biellese e che oggi è impiegata con grande successo anche nell’enogastronomia. Con il supporto di Cordar Biella.

Il 2 ottobre il Forum farà tappa al teatro Sociale Villani, dalle 10, con la tavola rotonda “Montagna e sviluppo sostenibile” che vedrà la presenza come relatore del grande alpinista ed esploratore Reinhold Messner. Seguirà la seconda tavola rotonda “Economia e finanza sostenibile”, tra gli ospiti anche il viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin. Il pomeriggio di sabato 2 ottobre, sempre al teatro Sociale (dalle 14,30), sarà dedicato al Distretto UNESCO Piemonte, con introduzione dell’assessore regionale Vittoria Poggio, a cui faranno seguito una serie di testimonianze in arrivo dalle città creative di Pesaro (esporrà il tema della rigenerazione urbana), di Carrara (presentazione della Carta di Carrara sullo sviluppo sostenibile dei centri storici attraverso l’arte e l’artigianato), di Bologna (creatività come fattore di sviluppo urbano sostenibile) e di Bergamo (la valle della biodiversità). In serata (alle 21) il teatro Sociale Villani ospiterà il concerto dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro.

Domenica 3 ottobre il Forum sarà protagonista nella sede di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto al mattino (dalle 10) con il confronto sul tema “Food, enogastronomia, turismo e sviluppo sostenibile” in partnership con Alba Città Creativa. Mentre nel pomeriggio (dalle 14,30) la tre giorni terminerà con la tavola rotonda “Tessile, moda e sviluppo sostenibile” dove, oltre a speaker d’eccellenza del territorio laniero, interverranno anche il Console onorario per la Namibia Knut Petter Johannesen in virtù del progetto “Tessere le relazioni” inserito nel dossier di candidatura di Biella Città Creativa e la Città di Como fresca di candidatura nel settore “Crafts & Folk Art”.

Il Forum delle Città Creative di Biella è reso possibile grazie al supporto dei soci dell’Associazione Biella Città Creativa, in collaborazione con la Regione Piemonte, e hanno al momento aderito all’iniziativa di fundraising, in fase di sviluppo, Banca Generali, Centro Commerciale I Giardini, Cna Biella, Confartigianato Biella, Cordar Biella, Lanificio Cerruti, Lauretana, Vitale Barberis Canonico.

Woolbridge Art Gallery presenta a Biella la mostra Wool Gems con gli arazzi di Studio Pratha

Dopo la recente nomina di Biella Città Art & Craft Unesco, Woolbridge Art Gallery è lieta di invitare sabato 11 settembre a partire dalle ore 18.00, alla nuova mostra Wool Gems che presenterà gli arazzi realizzati da Studio Pratha.

Studio Pratha porta in mostra una grande serie di opere uniche che si collocano al confine tra l’arte e il savoir-faire legato alla tradizione millenaria della tessitura sarda. Gli artisti tradizionali, insieme ai creativi contemporanei hanno ideato le opere di questa mostra, portando lo spettatore in un mistico connubio di forme e colori.

La lana che da sempre lega la città di Biella, diviene negli arazzi di Studio Pratha un mezzo espressivo rivolto a un’arte contemporanea che attinge alle fonti di una tradizione di tessitura artistica ben radicata, ispirata da correnti stilistiche storiche e aperta a nuove influenze.

È dalla contaminazione con la corrente dello stile Bauhaus che prende forma la serie All you need, divenendo nuova arte e svelando per la prima volta l’anima dell’opera, mediante la sperimentazione dell’ordito a vista riproposta anche nelle altre serie dall’artista Laura Lai. Sempre appartenente alla serie All you need, l’opera Thank you, omaggio al Premio Nobel Grazia Deledda, dove lo sfondo Bauhaus è arricchito da una pioggia di lettere che mostrano in maniera immediata la differenza tra le parole, un rimando al Futurismo.

Ripercorrendo la storia del Novecento, furono per primi gli artisti del movimento Futurista – Balla, Severini, Depero – a sperimentare e trasporre i disegni sui tessuti. O ancora Alighiero Boetti, tra i più noti artisti italiani, insieme a Maria Lai, che scelsero di operare principalmente sul tessuto, aprendo così le porte a un nuovo tipo di opera, riconosciuta anche come Fiber Art.

All’inizio degli anni ’80 proseguì questo connubio e furono diversi gli artisti sia italiani che internazionali, come Mario Schifano, Joan Mirò, Bruno Munari e Nathalie du Pasquier che si innamorarono della resa artistica, e vollero vedere trasposti i propri disegni su tecniche arcaiche e pregiate, come quella appartenente alla tessitura sarda.

Una su tutte, l’artista sarda Maria Lai, che per la sua intera carriera ha espresso la sua arte amanuense, poetica, attraverso la tessitura; come nella serie dei Libri cuciti e dei Telai onirici: definite dalla critica «scatole velate da una pioggia di fili sul cui fondo compaiono scampoli di stoffa, figure e schizzi di telai -teatrini». Fili e stoffe diventano nuovi componenti d’uso per gli artisti.

Con Studio Pratha l’arazzo prosegue in questa lunga tradizione artistica italiana, fieramente sarda, ne svela la preziosità delle sue opere uniche, merito del lavoro legato alla tradizione e delle nuove collaborazioni con artisti contemporanei.

Grazie ad un ideale fil rouge, Studio Pratha collegherà la città Biella a Venezia, con la prima esposizione delle opere nella città lagunare: la mostra Weaving Poetry inaugurerà sabato 18 settembre, nelle vetrine di D3082 (Domus Civica, San Polo 3082) fino al 21 novembre 2021.

 

Per informazioni:

Woolbridge Gallery

Via Salita di Riva 3, 13900 Biella

mail: martamassara@woolbridgegallery.com

IG: woolbridge_gallery

 

Orari:

mercoledì | domenica

10:00-12:30 | 14.30 -19.00

Festival della Creatività sostenibile: ecco gli eventi inseriti nel concept di Biella Città Arcipelago

Un mese di ottobre ricco di appuntamenti, l’esordio con il Forum delle Città Creative Unesco

Mancano ormai meno di due mesi al Festival della Creatività sostenibile – Biella Città Arcipelago, che vedrà impegnata in prima linea l’associazione Biella Città Creativa nel corso di tutto il mese di ottobre. Il consiglio direttivo ha definito le date e gli eventi inseriti all’interno di un calendario articolato e denso, che intende avviare un laboratorio di pianificazione territoriale partecipata orientato alla prosperità e creatività sostenibili. Biella è entrata nel network delle città creative settore “Crafts & Folk Art” da ottobre del 2019.

Il calendario del Festival si apre, all’inizio del mese di ottobre (dall’1 al 3), con il Forum delle Città Creative Unesco avviando un dialogo con la rete delle città creative italiane e internazionali, con speaker di eccezione e testimonianze di alcuni dei campioni del territorio sulle loro attività in tema di sostenibilità e sui progetti presentati in sede di candidatura Unesco. I temi saranno: tessile, montagna, formazione, turismo ed enogastronomia.

Il Festival vedrà un altro momento clou a fine mese (29 o 30 ottobre) con la 23esima edizione della rassegna Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile con mostre, eventi e presentazioni, tra cui spicca la mostra “Biella Città Arcipelago. Creatività e sostenibilità” che presenta una mappatura (a cura di un insieme di associazioni giovanili biellesi guidate da Cittadellarte) di 100 organizzazioni del territorio in relazione alle loro attività rispetto all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, unitamente a installazioni artistiche e presentazioni della ricerca urbanistica e storica. Il 31, in chiusura, una festa evento musicale e creativa “Unesco Day” per celebrare l’anniversario dell’ingresso di Biella nel network delle Città Creative.

Nell’arco del mese, poi, un fitto calendario di eventi tra cui Fatti ad Arte, evento per i 120 anni Camera del Lavoro, Mostra Coco Marylin, Mostra il Viaggio Sostenibile, presentazione del libro – La Ragione nelle Mani – Stefano Boccalini, lancio dell’Itinerario UNESCO Biellese, presentazione al Museo del Territorio di Laboratori sulla Moda Sostenibile e altri in corso di definizione.

Il calendario degli appuntamenti:

– dall’1 al 3 ottobre: Forum delle Città Creative Unesco

– dall’1 al 3 ottobre: Fatti ad Arte

– dall’1 al 3 ottobre: mostra Coco+Marilyn

– dall’1 al 31 ottobre: evento dei 120 anni della Camera del Lavoro

– 5 ottobre: Academy Unesco Fondazione Santagata

– 8 ottobre: presentazione libro “La Ragione nelle mani” di Stefano Boccalini

– 15 ottobre: inaugurazione mostra il Viaggio Sostenibile e clinic dedicato ai giornalisti

– Data da definire: presentazione libro per bambini e famiglie e laboratori sui temi legati alla sostenibilità

– 29 o 30 ottobre: Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile

– 31 ottobre: Unesco Day

In corso: mostra Monet + Van Gogh + Museo del Territorio (tutti i giovedì, venerdì, sabato e domenica)

 

Seguirà a partire dal mese di settembre comunicazione dedicata sui singoli eventi.

Anche Biella Città Creativa al Festival della moda di Sanremo

Confartigianato celebra l’eccellenza artigiana dei maestri sarti

Era presente anche Biella Città Creativa Unesco, con l’assessore all’Unesco della Città di Biella Barbara Greggio, al Festival dedicato alla moda organizzato a Sanremo e che ha visto in prima linea Confartigianato nel celebrare la grande bellezza della sartoria artigiana. Nella città ligure oltre a molti imprenditori del settore tessile del capoluogo laniero, ha presenziato anche il presidente di Confartigianato Biella Cristiano Gatti e tra 11 Maestri Sartori provenienti da tutta Italia spiccava il nome del biellese Lino Spina.

Biella Città Creativa, che ha ottenuto il riconoscimento dall’Unesco nel settore Crafts & Folk Art, sostiene con attenzione tutta la filiera del comparto moda, con particolare attenzione alle imprese artigiane. “Siamo Città Creativa per la nostra creatività manifatturiera e artistica – spiega l’assessore Barbara Greggio -, ed è necessario avviare collaborazioni e contatti con tutti coloro che sostengono la filiera del tessuto nella promozione del Made in Italy. Il settore moda è fondamentale nell’economia del nostro paese e attraverso il dialogo si possono avviare nuove iniziative”.

Confartigianato ha celebrato l’eccellenza artigiana dei maestri sarti e lo ha fatto ridando vita al Festival dedicato alla moda maschile che si tenne a Sanremo tra il 1952 al 1990. Un connubio di eleganza e mondanità con un tuffo nella storia della creatività made in Italy: tutto questo lo si può continuare ad ammirare alla mostra inaugurata il 17 luglio al Casinò di Sanremo e che sarà visitabile fino al 17 agosto.

In questo contesto si è svolto anche un incontro tra l’assessore della Città di Biella Barbara Greggio e il collega pari ruolo della Città di Sanremo Giuseppe Faraldi: “Con l’assessore della Città di Sanremo – spiega Barbara Greggio -, abbiamo avviato un interessante dialogo che potrebbe in futuro far scaturire a una collaborazione, per un coinvolgimento di tutta la filiera che, anche come Città Creativa, ci vede interessati e coinvolti”.

L’evento è stato organizzato dalla Confederazione, dal Casinò e dal Comune della città ligure, con il patrocinio del Ministero della Cultura, la collaborazione degli Annali della moda del 900, il periodico Arbiter. A dare il via all’esposizione uno shooting fotografico sulla scalinata di Porta Principale e un prestigioso defilé serale in piazza Borea d’Olmo organizzato da Confartigianato in collaborazione con Confartigianato Piemonte e Confartigianato Imperia. Alla sfilata si sono potute ammirare le creazioni di 11 Maestri Sartori provenienti da tutta Italia: Carlo Donati, Silvano Stevanella, Perrera, Franco Ferraro, Callisto, Lino Spina, Latorre, Italiano, Franco Puppato, Franco Bassi ed Emanuele Maffeis.

All’evento hanno preso parte il Vice Presidente nazionale di Confartigianato Domenico Massimino, il Presidente di Confartigianato Moda Fabio Pietrella, la Presidente di Confartigianato Imperia Donatella Vivaldi e la Direttrice dell’Associazione Barbara Biale, il Presidente di Confartigianato Biella Cristiano Gatti, il Segretario di Confartigianato Piemonte Carlo Napoli e di Confartigianato Liguria Luca Costi, la sen. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario per la Cultura, lo stilista Carlo Pignatelli, il presidente del Casinò Adriano Battistotti, con i consiglieri Barbara Biale e Gian Carlo Ghinamo, il sindaco Alberto Biancheri e l’Assessore al turismo Giuseppe Faraldi.

Al Macist Museum la mostra Electric Hexagons di Danilo Marchi

Nelle sale del MACIST Danilo Marchi presenta in anteprima Electric Hexagons, installazione sospesa, trasparente e tecnologica a forte connotazione ambientale in cui protagonista indiscussa è l’Ape bionica, affascinante scultura luminosa realizzata mediante l’assemblaggio di bottiglie di plastica riciclate (PET).

Danilo Marchi, artista attento all’ecosostenibilità, lavora con ingegno le materie plastiche dal 1999, quando propone a Biella l’installazione Uomo artificiale androgeno. Quest’opera costituisce la prima scultura antropomorfa realizzata assemblando e manipolando bottiglie di plastica trasparente riciclate (PET). Partendo dallo studio dell’evoluzione umana e proseguendo con l’analisi dell’essenza della vita – fragile a causa del degrado ambientale, ma allo stesso tempo meno aleatoria grazie ai continui progressi della scienza – Marchi focalizza ora maggiormente l’attenzione sulle specie animali, prendendo in considerazione anche il loro rischio di estinzione. Levrieri, Armadilli, Squali, Pipistrelli, Cavallette: ogni animale viene accuratamente esaminato dall’artista e successivamente ricomposto attraverso le materie plastiche, curando con maniacale attenzione i dettagli anatomici.  Molte di queste specie sono particolarmente evolute, contraddistinte da notevoli qualità senso-percettive e provviste di sofisticati “apparati” naturali, il cui studio è stato in seguito determinante per la ricerca scientifica umana. L’Ape bionica, ideata nel 2013 e continuamente perfezionata, rappresenta la sintesi finale della lunga ricerca di Danilo Marchi sul mondo animale.

Per quanto riguarda la realizzazione delle sculture è importante sottolineare che Marchi non si limita a svolgere un’operazione di recupero del materiale (si veda a proposito la scultura del 1982 Bottles on a shelf, di Tony Cragg), ma dà vita a creazioni sempre nuove, che evocano le forme naturali e dialogano con l’ambiente nel quale vengono collocate. Nelle installazioni di Marchi, al lato puramente estetico e al risultato scenico, s’inserisce il coinvolgimento e l’interazione del fruitore, che si trova al cospetto di creature “naturali-artificiali” nel quale potrà confrontarsi per discernere aspetti in comune.
Oltre all’evidente pensiero di sensibilizzazione verso l’ambiente e di no waste, le pressoché “eterne” bottigliette di plastica riflettono il delicato ma compiuto equilibrio tra aspetto naturale e artificiale. Poiché le “demonizzate” materie plastiche, tra cui il polietilene tereftalato (PET), derivano dal petrolio, provengono in realtà dalla natura stessa che nei millenni ha decomposto vegetali, animali, umani, eventi ed esperienze.  Nelle sculture di Marchi l’elemento artificiale – le bottiglie di plastica create per contenere l’acqua (la sostanza naturale per eccellenza) -, derivato da una materia naturale (il petrolio), diviene rappresentazione del mondo naturale. L’arte, in questo modo, rigenera la vita stessa e l’artista risolve definitivamente la lotta tra le “nocive e inquinanti” materie plastiche e l’ecosistema.

Electric Hexagons
, installazione parzialmente a parete e in gran parte fluttuante, si compone di un compatto sciame di api luminose in movimento. Al centro della scena emerge il loro rifugio: un alveare naturale organizzato mediante le tipiche celle a esagono (considerato da Pitagora come la figura geometrica “perfetta”). Accanto all’alveare lo spettatore potrà distinguere l’ape regina, fonte di equilibrio e indispensabile per la sopravvivenza del gruppo. Ognuna di queste tecnologiche api danzanti, catturate in pose di volo differenti e realizzate in diverse sfumature di colori (giallo, arancione, blu, verde e parti trasparenti), si caratterizza per l’aggiunta di piccoli componenti elettrici, di lampadine a incandescenza e, soprattutto, dell’illuminazione a led. Le luci rendono le sculture più vive e suggestive ed evidenziano meglio le peculiarità anatomiche e morfologiche dell’insetto, rielaborato da Marchi nella sua composita struttura “architettonica”.

Le api, simbolo di vita, saggezza e nobiltà, sono un’inesauribile fonte di ispirazione per l’uomo poiché costituiscono un tipico esempio di “intelligenza collettiva”: un insieme di creature dinamiche e industriose organizzate in comunità eque e concordi. Come è noto, all’interno degli ecosistemi naturali e agrari l’ape riveste un ruolo fondamentale in quanto, mediante l’impollinazione, garantisce la riproduzione di gran parte delle specie vegetali. L’importanza delle api, del resto, era stata riconosciuta fin dall’antichità classica: le monete coniate ad Efeso dal VI secolo a.C. in poi, raffiguravano proprio una grande ape, personificazione della dea Artemide. Oggi la sopravvivenza delle api è messa a dura prova, principalmente a causa degli scellerati comportamenti dell’uomo. Pesticidi, radiazioni e cambiamenti climatici hanno causato negli ultimi anni una drastica riduzione di questa specie, in particolare dell’ape europea (Apis mellifera).

L’ape bionica di Danilo Marchi rappresenta, in primo luogo, un omaggio a una creatura estremamente ingegnosa e laboriosa. Un insetto dalle straordinarie potenzialità, a effettivo rischio di estinzione, essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema naturale e per la nostra alimentazione. L’artista valorizza l’ape trasformandola in un “essere bionico” dotato di componenti elettrici – le lampadine alogene e a led – che fungono alla stregua di sensori per la robotica. L’opera costituisce, quindi, anche una singolare visione tecnologica, un piccolo e innocuo “drone” in equilibrio tra mondo naturale e artificiale, tra scienza e arte. Una sorta di “animale robot” al servizio esclusivo dell’ambiente, che in futuro potrebbe persino coadiuvare – ma, si spera, mai sostituire – le api nei loro fondamentali processi costruttivi.

Le opere d’arte e le installazioni ispirate a questo insetto – si vedano, anche solamente per un raffronto, i murales di Louis Masai Michel o le sculture di Jessica Carrol – dovrebbero avere il compito principale di sensibilizzare il pubblico sulla rilevanza universale delle api e di farci riflettere sull’estrema fragilità delle nostre stesse esistenze. L’installazione di Marchi si pone proprio in questa lungimirante ottica. Electric Hexagons intende farci pervenire un messaggio di buon auspicio per un’interazione più equilibrata e armoniosa tra uomo, animali e ambiente.

Dal 05 Giugno 2021 al 27 Giugno 2021

Biella

Luogo: M.A.C.I.S.T. Museum

Indirizzo: Via Costa di Riva 9

Orari: sabato e domenica 15.00-19.30

Curatori: Mark Bertazzoli

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 338 8772385

E-Mail info: info@macist.it

Sito ufficiale: http://www.macist.it

Biella Città Creativa UNESCO: a ottobre il primo Forum della Sostenibilità

Ufficiali le date dell’evento, un mese di appuntamenti coordinati dall’associazione

 

Un mese di eventi, incontri e seminari nel segno della sostenibilità. L’associazione Biella Città Creativa, compatibilmente con le misure di contrasto alla pandemia da Covid-19, è pronta oggi a ufficializzare la realizzazione della prima edizione del Forum della Sostenibilità. Durante il mese di ottobre si susseguiranno eventi e appuntamenti di impatto nazionale e internazionale, con la partecipazione nel capoluogo laniero delle Citta Creative UNESCO italiane, i rappresentanti della Commissione Nazionale e della direzione UNESCO e una lunga serie di esponenti del mondo accademico, dell’imprenditoria e della finanza.

 

Ad aprire il Forum sarà il Festival della Sostenibilità che si svolgerà in città nelle giornate dell’1, 2 e 3 ottobre. Il calendario proseguirà con il 23° Arte al Centro il 30 ottobre, rassegna di mostre e convegni con cuore pulsante gli spazi espositivi di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. E si concluderà il 31 ottobre con la Giornata Mondiale delle città e l’Unesco Biella Day. Individuate le date di svolgimento, il tavolo dell’associazione Biella Città Creativa nelle prossime settimane proseguirà nel lavoro per lo sviluppo del calendario e degli appuntamenti ufficiali del Forum.

 

Il Festival sarà dedicato alla creatività sostenibile e sui tre assi industria e attività del territorio, arte e Città Alpina; oltre al tema di sviluppo dell’idea della Città Arcipelago, proposta per una rifondazione dell’abitare in tempi post Covid e per un equilibrio natura/cultura sostenibile e prospero.

 

Spiega l’assessore all’Unesco della Città di Biella Barbara Greggio: “Siamo felici di annunciare ufficialmente le date del Forum della sostenibilità, dopo mesi di grande attesa e fermento complice la pandemia. La realizzazione dell’evento, oltre che doverosa in relazione agli impegni presi con il documento di candidatura a suo tempo presentato all’UNESCO, costituisce una grande opportunità per la Città di Biella ed il suo territorio in termini di visibilità e di promozione”.

 

Dice il direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Paolo Naldini: “Parte da Biella un’idea di urbanesimo sostenibile post Covid bastato sul concetto chiave di città Arcipelago, un territorio costellazione dove i centri abitati sono come isole tenute insieme dalla matrice naturale, le risorse, i beni comuni, il paesaggio, il pianeta. Il Biellese assunto come territorio pilota, per una proposta da condividere con la rete delle città creative Unesco. Questa idea diventa Festival cittadino che mette al centro l’arte e la cultura come motori di prosperità sostenibile. Creatività e sostenibilità sono le direttrici fondamentali coniugate sul tessile e l’innovazione”.

 

Dice Franco Ferraris, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella: “La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella partecipa attivamente, nell’ambito dell’associazione Biella città creativa Unesco, a questo interessante progetto che mette al centro il tema della sostenibilità per far conoscere sempre più il Biellese come luogo in cui trovano vita e concretezza gli ideali del Terzo Paradiso, simbolo della candidatura Unesco. Il Biellese come luogo paradigmatico in cui sperimentare nuovi modi di essere e di abitare il mondo con, sullo sfondo, un mutamento epocale che ci coinvolge tutti in un cammino evolutivo in cui la bellezza del nostro territorio e la forza delle nostre comunità potranno essere i fattori chiave dello sviluppo futuro”.

Biella Città Creativa UNESCO: Fondazione Cassa di Risparmio di Biella dona un totem

In occasione della partenza da Biella del Giro d’Italia dello scorso 10 maggio, piazza Duomo era gremita di simboli che riguardano il futuro del nostro territorio, accanto al monumento ‘Espressione Alpina’, emblema e auspicio per la candidatura per l’adunata del 2024, c’era anche il totem ufficiale dell’appartenenza di Biella al cluster UNESCO Creative Cities of Crafts & Folk Art.

Questo totem, ora ancora collocato in piazza Duomo, e che troverà, di volta in volta, sempre ubicazione in posizioni visibili dalla cittadinanza e da visitatori/turisti, è stato donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella al Comune di Biella che con deliberazione della Giunta del 7 giugno 2021 ha formalmente accettato la donazione.

Sempre a seguito della nomina di Biella Città Creativa da parte dell’UNESCO, nei mesi scorsi sono stati posati, presso tutti i varchi di accesso alla città di Biella, nuove segnaletiche stradali. Si tratta di 19 cartelli di segnaletica verticale con logo UNESCO che danno il benvenuto a chi varca i confini verso il capoluogo di Biella.

Il Sindaco di Biella, Claudio Corradino, afferma che: “Stiamo entrando nel vivo delle attività che la nomina a far parte nel network Città Creative UNESCO prevede e dunque dobbiamo diventare sempre più visibili in questo ambito e qui colgo l’occasione di ringraziare Franco Ferraris, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, per la donazione del totem e per il supporto economico per l’acquisto di tutta la cartellonistica verso la città di Biella. Ringrazio inoltre il Maestro Michelangelo Pistoletto per essere con noi in questa avventura, la sua energia e la sua visione ci guidano e ci aiutano a fare sinergia, indispensabile in questo momento storico”.

L’assessore all’UNESCO Barbara Greggio dichiara che: “Dobbiamo creare un’identità forte della città, un’identità che abbia un impatto internazionale e questo parte proprio dalla segnaletica, la posa dei primi cartelli è un primo passo a cui seguirà la collocazione di segnaletiche più specifiche legate ai luoghi della cultura e delle origini della nostra tradizione creativa”.

Presentato il progetto Valsaar in valle Cervo

Si è tenuto ieri, 23 maggio 2021, il lancio del progetto Valsaar, presso “La Bürsch” di Campiglia Cervo, alla presenza del sindaco Maurizio Piatti, dell’assessore UNESCO e delle attività economiche del comune di Biella Barbara Greggio, del Presidente della Comunità Montava Valle Cervo Davide Crovella, dei Fratelli Stefano e Andrea Barbera della ditta Barbera Sandro & Figli, dell’On. Roberto Simonetti, del Presidente di CNA Biella Gionata Pirali, del garden designer Filippo Fessia, di Antonio Ramella Gal per RB Creative e Armona Pistoletto in rappresentanza del Terzo Paradiso e dell’artista Daniele Basso.

Valsaar, che prende l’antico nome della valle Cervo, è uno dei vincitori della prima edizione del “Premio Maestro di Mestiere”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con l’Associazione Fatti ad Arte, con l’intento di sostenere l’artigianato Biellese. Questo progetto ha anche un intento sociale e territoriale, infatti parte dei ricavi verrà devoluta ai comuni dell’Alta Valle Cervo colpiti dall’alluvione dello scorso ottobre 2020.

La calzatura, ideata e prodotta dalla ditta “Barbera Sandro & figli”, è al 100% sostenibile, confezionata a mano utilizzando solo materiali naturali, riciclati e riciclabili, tinta utilizzando esclusivamente estratti di piante dalla Tintoria Iride. La cartotecnica RB creative ha curato la progettazione delle etichette e del packaging, anche queste realizzate in un’ottica green. Inoltre per rappresentare i concetti ed i valori di Valsaar, sull’etichetta frontale della scarpa sarà ben visibile il simbolo del Terzo Paradiso, grazie alla collaborazione con la Fondazione Pistoletto e fashion B.E.S.T.

Il progetto prevede anche la creazione di una t-shirt in cotone organico tinto con estratti naturali provenienti dalla purea di frutta, grazie alla collaborazione fra Madiva EcoFuture e fashion B.E.S.T.

Presso la dimora “La Bürsch”, immersa nel verde della natura, sarà possibile ammirare l’installazione del garden designer Filippo Fessia, creata appositamente con l’intento di raccontare la storia e l’evoluzione di questo progetto.