Logo preloader - Biella Città Creativa

L’innovazione tessile risponde al Covid-19: nove casi di successo per le aziende associate a Pointex

Un esempio di sinergia e di creatività 

Pointex (Polo Innovazione Tessile) è un’associazione d’imprese, consorzi e organismi di ricerca, costituita a Biella dalla Regione Piemonte nel 2009 e gestita da Città Studi Biella. Come si evince dalla sua stessa denominazione, il Polo è particolarmente focalizzato su uno dei settori strategici del tessuto produttivo nazionale, ovvero l’industria tessile.

Il Polo conta 99 associati, suddivisi tra 95 imprese, 2 organismi di ricerca e 2 associazioni di riferimento; rappresenta tutta la Regione Piemonte e negli ultimi anni si sono associate anche aziende che operano in altre regioni italiane a caratterizzazione tessile: Abruzzo, Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Pointex punta al coinvolgimento più accurato possibile di tutti gli stakeholder del tessile, a livello locale, nazionale ed internazionale: da questo contatto continuo e dalle sinergie derivanti si sviluppano relazioni, progetti e partenariati in grado di accrescere le competenze delle singole aziende e dell’intero settore, incrementando il valore aggiunto per le imprese.

Durante questo lungo periodo di crisi causata dal Covid-19, Pointex non ha mai smesso di supportare le aziende associate e i loro progetti.  Molte di esse, infatti, hanno sviluppato idee e prodotti legati all’emergenza sanitaria in corso, realizzando macchinari, mascherine e tessuti specifici. Di seguito segnaliamo i nove casi di successo emersi proprio in questo 2020.

Bianco® ha progettato MaskPro, la prima macchina italiana professionale per la produzione di mascherine chirurgiche di tipo I e II. Un sistema modulare, solido e affidabile, garantito Bianco®, azienda italiana con più di 30 anni di esperienza nella realizzazione di linee di produzione automatiche.

Canclini1925, Flenghi Divise e Fraizzoli, in perfetta sinergia, sono riusciti a convertire parte delle loro linee di produzione per soddisfare l’esigenza di sicurezza per la comunità. Hanno realizzato una mascherina chirurgica che ha ottenuto un parere favorevole per la produzione dall’Istituto Superiore della Sanità.

EXTRIS produce tessuti in monofilo di PET, PA e PP, nel proprio stabilimento di Colverde (CO), ad elevata densità con apertura di maglia calibrata per impiego nella microfiltrazione di precisione. A marzo, in pieno lockdown, sollecitata dalle richieste del Governo, EXTRIS ha iniziato a studiare prodotti di filtrazione utili a contenere i rischi di contagio. È nata così la mascherina chirurgica SPES c di Tipo IIR ed è iniziato un impegnativo progetto per una nuova gamma di maschere facciali di tipo DPI.

Maglificio Po (Torino) e Tessitura Pertile (Chieri, TO) hanno creato la prima maschera chirurgica in puro cotone con filtro SMS sostituibile realizzata da una filiera interamente italiana, in collaborazione con Ahlstrom Munskjo (Mathi, TO). Le mascherine sono di lunga durata e certificate come dispositivo medico: maschere chirurgiche di tipo I e II con marchio CE e per le quali è stata anche depositata una domanda di brevetto per l’originalità della creazione.

Pattern è una società italiana fondata nel 2000 da Francesco Martorella e Fulvio Botto. Leader nella progettazione, nell’ingegneria, nello sviluppo, nella prototipazione e nella produzione di linee di abbigliamento per i più prestigiosi marchi di lusso, ha annunciato ad aprile 2020 il lancio della produzione di una nuova innovativa mascherina ad uso civile chiamata E MASK, studiata in tempi rapidissimi grazie alla progettazione 3D nei propri centri di sviluppo di Torino e Spello.

Stamperia Alicese è da sempre sinonimo di innovazione e flessibilità nell’ambito della produzione di abbigliamento tecnico sportivo. Da una delle numerose partecipazioni, in questo caso con il Politecnico di Torino, è emersa la possibilità di sviluppare assieme una mascherina ad uso sportivo per venire incontro alle esigenze di sicurezza degli atleti anche in tempi di Covid-19.

Si è quindi fuso il know-how del Politecnico di Torino nell’ambito di conoscenza dei materiali e design assieme alla capacità di confezione di Stamperia Alicese: a fronte di numerose sperimentazioni e test si è giunti nel giro di pochi mesi alla definizione della Mascherina Sportiva Sherpa.

Tintoria Finissaggio 2000 ha avviato il progetto #FaiLaDifferenza alla fine di marzo 2020, con l’obiettivo di mantenere un alto coinvolgimento da parte di tutti gli impiegati e gli operai durante il periodo di lockdown. Oltre 30 persone (circa il 40% rispetto al totale) hanno partecipato a 10 seminari settimanali, da aprile a maggio, durante i quali hanno collaborato ad analizzare l’organizzazione aziendale (processi, procedure e organigramma), ed hanno suggerito oltre 50 idee di progetti innovativi sui prodotti e sui processi. Dieci di questi sono stati approvati dal Comitato Direttivo e ora sono operativi.

Yangasrl è un’azienda specializzata nella produzione di tessile sanitario dal 1974. Nel 2020 ha ideato, prodotto e messo in commercio tre ausili di protezione quotidiana a tutela della persona:

REDIMASK: una mascherina filtrante in triplo strato di TNT polipropilene certificato, lavabile e riutilizzabile.

SILVERSHIELD: un confortevole scalda collo tubolare multifunzione, realizzato con tessuto d’argento per offrire un’efficace protezione batteriostatica. Ottimo per la pratica sportiva all’aperto, antipolline, adatto per riparare la gola e coprire naso e bocca.

REDITOUCH: un guanto universale di protezione, schermante verso gli agenti esterni, con comoda e semplice apertura per la mano.

Tutti i prodotti della linea Covid sono fatti a mano e 100% Made in Italy.

Grazie alla collaborazione tra Zanolo e FastmedItalia, nasce ComVir: una tecnologia “Made in Italy” per combattere la sfida sanitaria legata al Covid-19. ComVir è un tessuto tecnologico e innovativo pensato per la salute, la sicurezza e il benessere delle persone. Grazie alla presenza nelle sue fibre di una molecola in grado di proteggere da germi, acari, batteri e virus, ComVir è un tessuto disinfettante attivo contro ilCovid-19.

Le schede complete dei singoli casi di successo del 2020 sono consultabili sul sito di Pointex (https://www.pointex.eu/casi-di-successo-2020).

Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici di Pointex, telefonicamente allo 015.855148 oppure via mail: polo.tessile@cittastudi.org.

Biella è la Città Alpina dell’anno 2021

 Il capoluogo laniero è la nona città alpina italiana dopo Morbegno 2019

La città di Biella/Piemonte (Italia) è stata ufficialmente designata “Città Alpina dell’anno 2021” da una giuria internazionale. In questo modo, Biella entra a far parte della rete transfrontaliera delle “Città Alpine dell’anno”, le cui finalità sono l’attuazione della Convenzione delle Alpi e uno sviluppo sostenibile. Il primo incontro ufficiale internazionale si svolge in forma virtuale il 2 dicembre 2020. Un momento festivo dal vivo seguirà al più tardi nel mese di maggio 2021, se la situazione sanitaria lo permetterà. Ma questo non impedisce alla delegazione di Biella di rimboccarsi le maniche e di mettersi all’opera fin da subito.

“Siamo lieti che la nostra città possa fregiarsi del titolo di Città Alpina dell’anno 2021 – ringrazia il Sindaco Claudio Corradino – Entrare a far parte di una rete internazionale, con altre città alpine, rappresenta per Biella uno stimolo e un’opportunità per continuare sulla strada dello sviluppo sostenibile” prosegue Corradino. “Siamo convinti che la cooperazione, il confronto e gli obiettivi inseriti nell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile possano essere punti di riferimento per lo sviluppo del nostro territorio”.

La città di Biella, inserita tra i monti e il verdeggiare della pianura, ha un forte legame con le sue montagne. E´ dai corsi d’acqua provenienti dalle Alpi Biellesi che nel corso dei secoli ha potuto svilupparsi l’economia laniera conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Il territorio montano, a ridosso della città, ha in Biella il suo riferimento e rappresenta per i biellesi un’opportunità per compiere passeggiate nella natura, praticare sport e attività all’aperto e turismo religioso. Ci troviamo, infatti, in una terra di luoghi sacri, con il Santuario di Oropa che svetta tra le montagne e che dal 2003 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Proprio la conca di Oropa, dove dal 2005 è stata istituita dalla Regione Piemonte una Riserva Naturale Speciale, è al centro di un progetto di rilancio turistico della montagna biellese con attenzione ad ambiente e sostenibilità. Il territorio di Biella è poi attraversato da due importanti e frequentati percorsi escursionistici: la Grande Traversata delle Alpi (GTA) e la Grande Traversata del biellese.

Biella, con i suoi 44.000 abitanti, viene insignita del titolo per quanto finora è stato realizzato e per gli ulteriori impegni per il futuro, in linea con i principi guida della Convenzione delle Alpi. La Giuria internazionale dell’associazione ha evidenziato nelle motivazioni il ruolo della città nel rapporto con il territorio rurale e apprezzato il suo impegno, non solo in ciò che riguarda gli obiettivi di sostenibilità nei progetti che riguardano la sua area montana, ma anche in quelli concernenti l’ambito urbano. A questo si aggiunge il fatto che Biella nel 2019 abbia ottenuto il titolo di Città Creativa UNESCO e sia entrata a far parte della rete UNESCO “Creative Cities”, una rete che ha l’obiettivo di collegare le città di tutto il mondo per lo scambio di esperienze nel campo dell’arte e della cultura.

Per la sua posizione rispetto alla catena alpina ed ai grandi agglomerati urbani di Milano e Torino, Biella costituisce un’interfaccia spaziale e socio-culturale tra la Pianura Padana e la montagna. I molteplici legami con la montagna, il fervore delle associazioni sportive e alpinistiche, hanno convinto l’amministrazione di Biella a dotarsi di un assessorato per la montagna con l’obiettivo di consolidare le azioni intraprese in quel campo e avviarne di nuove. Ai fini del riconoscimento di Biella Città Alpina dell’anno anche le molteplici iniziative per i giovani, la conservazione di cultura e tradizioni legate alla montagna ed al territorio, come quelle religiose legate al Santuario di Oropa o quelle legate alla transumanza del bestiame che transita ogni primavera per le vie cittadine per salire agli alpeggi, le attività del Museo del Territorio Biellese.

L’assegnazione del titolo di “Città alpina dell’anno” non deve intendersi solamente come un riconoscimento per le iniziative già intraprese, ma vuole essere soprattutto uno stimolo per la città a migliorare la situazione dal punto di vista ambientale ed a forgiare un futuro sostenibile. In vista del prossimo anno, anche se le date sono in evoluzione in virtù dell’emergenza sanitaria in corso, la città di Biella ha in agenda varie iniziative: da un evento festivo con tutte le altre Città Alpine, in concomitanza con il convegno annuale della Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi – CIPRA, alla manifestazione Saperi e Sapori delle Alpi Biellesi, il Festival Internazionale della Fotografia oppure ancora il Festival della Sostenibilità.

Riconoscimento e associazione “Città Alpina dell’anno”

Dal 1997 le città dello spazio alpino che realizzano in maniera esemplare e paritaria gli interessi dell’economia, dell’ambiente e del sociale nel proprio comune – in linea con i dettami della Convenzione delle Alpi – vengono premiate da una Giuria internazionale con il titolo di “Città Alpina dell’anno”. Il titolo costituisce da un lato un riconoscimento per le politiche finora adottate da una città, dall’altro vuole anche essere un incoraggiamento e un impegno a proseguire con decisione la via intrapresa. Le città premiate cooperano nell’ambito dell’omonima associazione. Attualmente aderiscono alla rete 18 città da Slovenia, Germania, Austria, Svizzera, Italia e Francia. Biella (2021) è la nona città alpina italiana dell’anno dopo Morbegno (2019), Bressanone (2018), Tolmezzo (2017), Lecco (2013), Bolzano (2009), Sondrio (2007), Trento (2004) e Belluno (1999). www.cittaalpina.org

Foto: Stefano Ceretti

Premio “Biella Letteratura e industria”: la cerimonia di premiazione

Questo sabato, 21 novembre alle 17, si svolgerà in modalità telematica la cerimonia di premiazione del 19° premio “Biella Letteratura e industria”. Quest’anno la vincitrice è Maria Paola Merloni con l’opera “Oggi è già domani. Vittorio Merloni vita di un imprenditore, Marsilio”.

L’evento si svolge in diretta streaming dalle pagine Facebook e YouTube del Premio e trasmessa da Rete Biella, Alpi Tv e Tele Biella. Conduce Matteo Caccia, autore e conduttore del programma di Radio24 “Linea d’ombra”.

Per tutte le info: www.biellaletteraturaindustria.it

Biella Città Creativa UNESCO, la Città di Biella e la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella figurano tra i partner del premio “Biella Letteratura e industria”.

Firmato l’atto costitutivo dell’associazione Biella Città Creativa Unesco

Comune, Fondazione CRB e Fondazione Pistoletto ufficializzano l’accordo

Nasce l’Associazione Biella Città Creativa Unesco. Questa mattina, dinnanzi al notaio Raf-faello Lavioso, è stato firmato nella sala del consiglio di Palazzo Oropa l’atto costitutivo dell’associazione. Si tratta del documento ufficiale che consentirà al tavolo di diventare operativo, per lo sviluppo dei progetti indicati in sede di candidatura. Nel ruolo di soci fondatori: il Comune di Biella, rappresentato dal sindaco Claudio Corradino che sarà anche presidente della nascente associazione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, rappresentata dal suo presidente Franco Ferraris, e la Fondazione Pistoletto Onlus, rappresentata dal consigliere delegato Paolo Naldini.

Come si legge nell’atto costitutivo l’associazione “si pone l’obiettivo di realizzare i progetti previsti nel documento di candidatura della Città di Biella a Città Creativa Unesco 2019”. L’associazione, ispirandosi ai principi di reciproca collaborazione tra soggetti pubblici e privati, promuoverà attività di cooperazione, tavoli tematici, rapporti di collaborazione e l’organizzazione di iniziative culturali, artistiche, turistiche per lo sviluppo della conoscenza della città e del territorio. L’associazione si ispira ai principi dell’agenda Onu 2030.

Spiega il sindaco Claudio Corradino: “Oggi si scrive una pagina importante per lo sviluppo dei progetti legati al titolo di Biella Città Creativa Unesco, di fatto viene ufficialmente formalizzata la realtà che avrà il compito di essere il braccio operativo. Vedere la nascita di questa associazione è di sicuro un motivo di orgoglio, sbrigata tutta la parte formale e burocratica ora ci sono tutti gli strumenti per poter lavorare. Se siamo arrivati a questo risultato, un ringraziamento speciale va sicuramente alla Fondazione Cassa di Risparmio e al suo presidente Franco Ferraris che per primi hanno creduto, investito tempo e risorse per questa opportunità”.

Questo il commento di Franco Ferraris, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella: “Quella di oggi è una giornata importante, si concretizza una bella collaborazione tra pubblico e privati, che fornisce l’immagine di un territorio unito. E’ la dimostrazione che insieme si possono raggiungere dei grandi risultati e dei grandi riconoscimenti. Con la nascita dell’associazione diventiamo operativi e dobbiamo far sapere ancora di più a tutto il mondo che Biella è un posto magnifico, terra di creatività e che merita di essere visitata”.

Dice Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto: “Ancora una volta pubblico e privato si congiungono per una politica pubblica fatta con il coinvolgimento di soggetti privati, questo è un grande risultato perché l’Unesco unisce in una prospettiva di bene comune i soggetti del territorio. L’associazione ci unisce in vista del lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, a partire dalla ridefinizione dei progetti pilastro alla luce dei grandi cambiamenti provocati dall’emergenza Covid. Ma ci siamo e siamo pronti a rilanciare attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni della città”.

Comunicare l’UNESCO: gli eventi dedicati ai giornalisti rinviati a data da destinarsi

A seguito del nuovo Dpcm e dell’evoluzione sanitaria, la Città di Biella e i partner del progetto Biella Città Creativa UNESCO comunicano che i due eventi di formazione professionale del 30 e 31 ottobre dedicati ai giornalisti sono rinviati a data da destinarsi.

 

L’organizzazione propone all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte il mantenimento inalterato del programma, con data da individuare non appena si registrerà un miglioramento generale del quadro sanitario.

Premio Biella Letteratura e Industria: sabato l’incontro di presentazione con i finalisti

Appuntamento in diretta streaming alle 17

Sabato 17 ottobre, alle 17, si terrà l’incontro di presentazione dei cinque finalisti della XIX edizione del Premio Biella Letteratura e Industria.

Sarà un evento online, aperto a stampa e pubblico a cui si potrà accedere dalla pagina ufficiale Facebook del Premio, e sarà disponibile successivamente sul sito www.biellaletteraturaindustria.it.

L’incontro sarà moderato da Serena Uccello, giornalista del Sole 24 Ore e fondatrice del format social Scrittori a domicilio.

Saranno presenti:

Paolo Piana, presidente Premio Biella Letteratura e Industria

Pier Francesco Gasparetto, presidente Giuria Premio Biella Letteratura e Industria

Il Premio Biella Letteratura e Industria non si ferma”. Lo aveva annunciato mesi fa il presidente Piana, e seppure con qualche difficoltà, anche la tappa di incontro con i finalisti, un evento particolarmente atteso dalla comunità biellese, è stato confermato e rinnovato, grazie a un nuovo format.

Durante la serata infatti, oltre alle interviste del Presidente della Giuria, Pier Francesco Gasparetto, sono stati previsti numerosi collegamenti con i rappresentanti delle istituzioni partner e degli sponsor, ma anche con lettori, studenti, membri di Giuria, e tutti saranno invitati a porre domande ai finalisti e a dialogare con loro, seppure a distanza.

Le letture di brani tratti dai testi selezionati saranno a cura di Paolo Zanone e Veronica Rocca di “Teatrando”.

 

Ricordiamo i finalisti:

Michele Ainis, con Demofollia. La Repubblica dei paradossi (La nave di Teseo) scrive un saggio lucido e sferzante che mette in luce tutte le incongruenze, i cortocircuiti, le manchevolezze e i paradossi di un sistema democratico che, per essere rimesso in sesto, va prima analizzato e compreso.

Maria Paola Merloni, con Oggi è già domani. Vittorio Merloni vita di un imprenditore (Marsilio) racconta la storia del padre e della sua azienda, una testimonianza viva, un modello di ispirazione per il coraggio delle scelte, la passione per il lavoro, la responsabilità verso il bene collettivo.

Adriano Prosperi, con Un volgo disperso. Contadini d’Italia nell’Ottocento(Einaudi) descrive la subalternità della realtà contadina nella storia europea dei secoli scorsi e racconta di una classe cancellata dalla cultura dominante, rappresentata attraverso inchieste, statistiche e topografie sanitarie.

Luca Ricolfi, con La società signorile di massa(La nave di Teseo) introduce una nuova, forse definitiva, categoria interpretativa, che scardina le idee correnti sulla società in cui viviamo.

Salvatore Romeo, con L’acciaio in fumo. L’Ilva di Taranto dal 1945 a oggi. (Donzelli) ripercorre una vicenda in cui storia economica e storia d’impresa, storia urbana e storia ambientale, storia politica e storia sociale si intrecciano facendo emergere il racconto di una città e della sua interazione con la fabbrica.

 

Durante l’incontro verranno annunciati anche i finalisti del Premio Lions BugellaCivitas per la Migliore recensione.

L’evento sarà anche un importante occasione di incontro, seppure virtuale, con gli studenti interessati a partecipare al Concorso “Una domanda per autore”, sostenuto dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese e Città Studi Biella, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Biella e della Provincia di Biella e la collaborazione di VideoAstolfo sulla Luna per gli studenti.

Il progetto nasce dalla volontà di fare sentire gli studenti “protagonisti” di cultura, in un evento collegato al premio a loro espressamente dedicato, e di promuovere la conoscenza e la lettura delle opere finaliste della XIX edizione del premio tra i giovani.

La cerimonia conclusiva con la proclamazione del vincitore della XIX edizione del Premio Biella Letteratura e Industria si terrà sabato 21 novembre.

Il “Premio Biella Letteratura e Industria”, è promosso e finanziato da Città Studi Biella con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e del Comune di Biella, nell’ambito delle iniziative di Biella Città Creativa dell’Unesco. Collaborano al Premio l’Associazione l’Uomo e l’Arte, Teatrando, la compagnia Carovana e la Società Dante Alighieri. Dal 2016 il Premio ha come partner i Rotary Club del Biellese e, dal 2019, il Lions BugellaCivitas. Il Premio è sponsorizzato dalla ditta Lauretana, dalla società di servizi Yukon, dalla società di comunicazione OrangePix, dall’azienda tessile Vitale Barberis Canonico e dal Banco BPM.

Con questo appuntamento prende il via anche la collaborazione con “Scrittori a domicilio”, un format social nato nel marzo 2020 in pieno lockdown.Scrittori a domicilio è la prima rete di presentazioni virtuali di scrittori e scritture, ed è stato ideato con l’obiettivo di di trasferire sui social media quanto accade nellepresentazioni reali. Una comunità che in otto mesi di programmazione in rete ha raggiunto 13.000 iscritti.

 

Il Premio Biella Letteratura e Industria, presieduto da Paolo Piana, rappresenta un unicum in Italia perché ricerca e premia opere che uniscono l’indagine sul mondo industriale all’istanza letteraria, e che si pongono specificamente l’obiettivo di raccontare modelli di trasformazione della società italiana con riferimento generale alla realtà socioeconomica e alla cultura dell’impegno, del rischio di impresa, dei valori come l’imprenditorialità.

Il Premio è destinato a un’opera di autore italiano o straniero in traduzione italiana, e ad anni alterni premia opere di Narrativa o Saggistica.

 

In questa edizione 2020 il premio viene assegnato ad un’opera di saggistica pubblicata tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2019.

All’autore dell’opera vincitrice verrà assegnato un premio di Euro 6.000, mentre ai quattro finalisti un premio di Euro 1.000.

 

L’iniziativa rientra nella Settimana della Cultura di Impresa, manifestazione nazionale promossa da Confindustria.

Comunicare l’Unesco e il territorio: due convegni dedicati ai giornalisti

Appuntamento a Palazzo Gromo Losa venerdì 30 e sabato 31 ottobre

Nell’ambito di Biella Città Creativa UNESCO, la Città di Biella e i partner del progetto organizzano due giornate di clinic dedicate ai giornalisti. Gli eventi sono inseriti nel calendario della Formazione professionale continua a nel calendario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

Entrambi gli appuntamenti sono in programma nella sala conferenze di Palazzo Gromo Losa in corso del Piazzo 22/24 a Biella. Venerdì 30 ottobre (dalle 9 alle 14) sarà trattato il tema “Comunicare l’Unesco” e sabato 31 ottobre (sempre dalle 9 alle 14) il tema del convegno in agenda sarà “Strumenti e strategie innovative e tradizionali per comunicare il territorio”.

Il 30 ottobre aprirà l’assessore al Turismo e all’Unesco della Città di Biella Barbara Greggio, con relatori Federica Chilà (responsabile comunicazione Fondazione Cassa di Risparmio di Biella), Christian Zegna e Luca De Gasperin (di Btrees) e Paolo Naldini (direttore Cittadellarte-Fondazione Pistoletto).

Il giorno successivo saranno presenti in qualità di relatori il giornalista professionista Marco Berchi (già direttore de Il Biellese e direttore centrale periodici, studi e ricerche del Touring Club Italiano), Monica Gasparini, Vittoria Bazzan e Barbara Sartorello (autrici della guida 111 Luoghi di Biella che devi proprio scoprire), Paolo Zegna (presidente del gruppo Ermenegildo Zegna e presidente Fondazione BIellezza), Raffaella Iaselli (direttrice Fondazione Olly Onlus) e la scrittrice giapponese Motoko Iwasaki.

Le due giornate garantiranno ai giornalisti regolarmente iscritti sulla piattaforma Sigef Odg 10 crediti formativi.

Fatti ad Arte: l’alto artigianato torna al Piazzo dal 23 al 25 ottobre

Nella cornice dei palazzi Ferrero e La Marmora

Ritorna Fatti ad Arte, l’appuntamento dedicato all’Alto Artigianato, espressione di quel patrimonio di bellezza e autenticità, che partito dalle botteghe rinascimentali, racchiude ancora oggi, arte, cultura e tradizione. In questo momento di grande difficoltà causato dal virus Covid 19, che così duramente ha colpito il comparto dell’Artigianato Artistico, grazie al determinante contributo di Camera di Commercio di Biella e Vercelli, di Confartigianato Imprese Piemonte e di CNA Piemonte, riuscirà a realizzare l’appuntamento espositivo. Fatti ad Arte presenta nella splendida cornice degli storici Palazzi La Marmora e Ferrero, l’Arte Artigiana dei grandi Maestri del fare umano, dove talento, manualità e sperimentazione creano valore culturale ed economico, dove tradizione e innovazione sono in perfetta sintonia. In esposizione pezzi unici della ceramica, del vetro, del tessile, della sartoria, della calzatura, le arti dell’oreficeria, del restauro, della legatoria, della decorazione, del mosaico, della liuteria e molto altro ancora. Oggetti senza tempo, dove mano, mente e cuore si fondono. Per tutta la durata dell’evento i visitatori potranno vedere gli artigiani all’opera, conoscere i processi lavorati – vi che danno origine ai manufatti e alla bellezza del fatto a mano. A corollario, laboratori, momenti di approfondimento e di formazione. Fatti ad Arte, abilità e talenti in mostra, una risorsa per il futuro!

L’evento si avvale del patrocinio di Biella Città Creativa Unesco.

Orari di apertura di Palazzo Ferrero e La Marmora:

Venerdì 23 ottobre dalle 18,00 alle 22,00

Sabato 24 ottobre dalle 10,00 alle 22,00

Domenica 25 ottobre dalle 10,00 alle 20,00

Ingresso: euro 5

Direzione artistica Patrizia Maggia

Info segreteria organizzativa: 3885647455 – fattiadartebiella@gmail.com

Logo ufficiale Biella Città Creativa UNESCO: in vigore il regolamento di utilizzo

Il documento è pubblicato in albo pretorio con delibera n.190 del 17 giugno 2020

 

A seguito della presentazione del logo ufficiale di Biella Città Creativa UNESCO, il Comune di Biella ha pubblicato nell’albo pretorio, con la delibera n.190 del 17 giugno 2020 della giunta comunale, la disciplina di utilizzo dello stesso.

Il Comune di Biella a riguardo del logo ufficiale “Biella Città Creativa UNESCO” ha approvato e sono perciò in vigore le seguenti regole di utilizzo:

1) l’utilizzo del logo è concesso solo al Comune di Biella per promuovere attività e partnership direttamente collegate all’attuazione degli obiettivi dell’UCCN. Gli organizzatori di eventi e progetti autorizzati dall’UNESCO ad utilizzare il logo non possono a loro volta autorizzare terze parti all’utilizzo dello stesso in nessuna forma;

2) l’uso del logo è regolato dalle “Linee Guida relative all’utilizzo del nome, dell’acronimo, del logo e del dominio internet UNESCO”, allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (ALLEGATO 2);

3) i documenti promozionali relativi ad eventi e progetti riportanti il logo “Biella City of Crafts and folk art” dovranno includere una dichiarazione del tipo “L’organizzatore è responsabile per la scelta e la presentazione di fatti ed opinioni nel presente documento, non impegnando pertanto l’Organizzazione UNESCO”;

4) il logo “Biella City of Crafts and folk art” non deve essere utilizzato a fini commerciali. La vendita di beni e servizi riportanti il logo è considerata un’attività commerciale, pertanto non è consentita.

Il logo del Terzo Paradiso (utilizzato in sede di candidatura) può, invece, essere rilasciato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE previa richiesta scritta al seguente indirizzo mail: biellacittacreativa@comune.biella.it. Sarà cura dell’ufficio Unesco del Comune di Biella, ricevuto il benestare di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, consentire l’utilizzo del logo stesso. In caso di riscontro positivo alla domanda formulata è fatto divieto di alterare in alcun modo la grafica e i caratteri del font originale.

 

In seguito si riporta il testo integrale delle “Linee guida relative all’utilizzo del nome, dell’acronimo, del logo e del dominio Internet UNESCO”.

 

===================

 

Le presenti disposizioni sono emanate in applicazione delle “Direttive concernenti l’utilizzo del nome,dell’acronimo, dell’emblema e del nome di dominio internet dell’UNESCO” approvate dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nella sua 34ma sessione con la Risoluzione 34 C/86.

 

I. Nome, acronimo, logo e nome di dominio internet dell’Organizzazione.

I.1 Definizioni

Il nome ufficiale completo è: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Questo nome può essere tradotto in tutte le lingue. L’acronimo è costituito dalle iniziali del nome completo in inglese: UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization). Esso può essere scritto in tutti i caratteri del mondo. L’emblema o logo viene utilizzato co-me simbolo ufficiale. Il nome di dominio internet dell’Organizzazione è « unesco.org ».

I.2 Protezione

Nella misura in cui il nome, l’acronimo e il logo dell’UNESCO sono stati notificati e accettati dagli Stati membri ai sensi dell’articolo 6 ter della Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale, adottata nel 1883 e rivista a Stoccolma nel 1967, l’UNESCO ricorre ai sistemi nazionali degli Stati membri della Convenzione di Parigi per impedire l’uso del nome, acronimo o logo, laddove tale utilizzo induca falsamente ad una connessione con l’UNESCO.

L’UNESCO può adottare misure contro l’uso improprio del proprio nome o acronimo, così come del proprio nome di dominio Internet, ai sensi della politica uniforme di risoluzione delle controversie di Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), o in base alle procedure definite dalle autorità nazionali o da altri organismi competenti.

I.3 Diritti d’uso

Solo la Conferenza Generale e il Comitato Esecutivo, ovvero gli organi direttivi, il Segretariato e le Commissioni nazionali per l’UNESCO hanno il diritto di utilizzare il nome, l’acronimo, il logo e il nome di dominio Internet dell’UNESCO senza previa autorizzazione, fatte salve le norme stabilite dalle direttive.

I.4 Autorizzazione

L’autorizzazione all’uso del nome, dell’acronimo e del logo dell’UNESCO è una prerogativa della Conferenza Generale e del Comitato Esecutivo. In casi specifici, gli organi direttivi delegano il di-rettore generale e le Commissioni Nazionali per l’UNESCO ad autorizzare tale uso ad altri organismi. Tale potere di autorizzazione non può essere concesso ad altri organismi. Qualsiasi decisione che autorizzi l’uso del nome/acronimo/logo/nome di dominio dell’UNESCO si baserà sui seguenti criteri:

(i) pertinenza del fine del progetto rispetto agli obiettivi strategici e al programma dell’Organizzazione;

(ii) conformità con i valori, i principi e gli obiettivi costituzionali dell’UNESCO.

L’uso del nome/acronimo/logo/nome di dominio dell’UNESCO deve essere espressamente autorizzato in anticipo e per iscritto, e deve rispettare le condizioni e le procedure specificate, in particolare per quanto riguarda la presentazione visiva, la durata e lo scopo.

 

II. Forme di utilizzo.

II.1 Standard grafici di nome, acronimo e logo

Il logo UNESCO dovrebbe essere riprodotto secondo gli standard grafici elaborati dalla Segreteria Generale e non dovrebbe essere modificato. Ove possibile, il nome completo dell’Organizzazione (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) dovrebbe apparire sotto il logo nella lingua o nelle lingue del documento, in modo da affermare l’appartenenza dell’Organizzazione al sistema delle Nazioni Unite e i suoi campi specifici di competenza. Il logo dell’UNESCO può essere associato al logo o ai loghi di organi sussidiari, di programmi intergovernativi, di altre organizzazioni o di eventi specifici (logo collegato). Per rendere preciso e concreto il collega-mento con l’UNESCO, il logo collegato dovrebbe, ove possibile, includere una frase o un’indicazione di come l’organismo o l’evento in questione sia effettivamente collegato.

II.2 Registrazione e utilizzo dei nomi di dominio Internet

A livello internazionale

Tutte le estensioni generiche (gTLDs) devono essere collegate al solo nome del dominio internazionale attivo dell’UNESCO “unesco.org”. Il sito Internet di riferimento è gestito dalla Segreteria Generale. Solo un membro del personale debitamente autorizzato dal direttore generale può registrare nomi di dominio nell’ambito delle estensioni generiche esistenti o future.

A livello nazionale

Le estensioni nazionali (ccTLDs) offrono l’opportunità di evidenziare la presenza dell’UNESCO in ciascuna nazione. I nomi di dominio Internet dovrebbero essere, ove possibile, registrati sotto estensioni o sotto-estensioni nazionali dalle Commissioni Nazionali e rimandare al sito Internet della Commissione Nazionale, o al sito “unesco.org”, al fine di evitare la registrazione da parte di terzi.

Politica sui nomi di dominio combinati

Poiché le possibilità di registrazione di nomi di dominio Internet che associano le sei lettere del no-me dell’UNESCO a qualsiasi lettera o simbolo sono praticamente illimitate, l’Organizzazione non riconosce ufficialmente alcun sito che opera con tali nomi di dominio. Per fare riferimento ai siti Internet degli organismi o dei progetti collegati alla Segreteria o alla Commissione Nazionale, dovrebbero essere promosse pratiche consistenti nel fornire i nomi dei domini ufficiali. La Segreteria, la Commissione Nazionale o altri organi competenti adottano tutte le misure appropriate per impedire a terzi non espressamente autorizzati di registrare e utilizzare tali nomi di dominio combinati.

 

III. Ruolo degli organi direttivi e del direttore generale.

III.1 Ruolo degli organi direttivi

III.1.1 Autorizzazione

La Conferenza Generale e il Comitato Esecutivo autorizzano l’uso del nome, dell’acronimo e del logo dell’UNESCO per mezzo di risoluzioni e decisioni, in particolare nel caso di programmi inter-governativi, reti di programmi, organismi sotto l’egida dell’UNESCO, partner ufficiali, premi globali o regionali ed eventi speciali negli Stati membri. Gli organi direttivi dovrebbero assicurare che le loro risoluzioni e decisioni stabiliscano i termini dell’autorizzazione concessa, in conformità con le Direttive. Gli organi direttivi possono chiedere al direttore generale di presentare casi specifici di autorizzazione, e / o di presentare una relazione occasionale o regolare su casi specifici, in particolare per quanto riguarda la concessione di patrocini, partenariati e uso commerciale .

III.1.2 Protezione

Gli organi direttivi dovrebbero garantire che le norme che disciplinano i programmi intergovernativi, le reti di programmi e gli organismi sotto l’egida dell’UNESCO siano in armonia con queste direttive. In casi specifici, gli organi direttivi possono chiedere al direttore generale di monitorare il corretto uso del nome/acronimo/logo dell’UNESCO e di avviare procedimenti contro l’uso abusivo ove necessario.

III.2 Ruolo del direttore generale

III.2.1 Autorizzazione

Nel contesto dell’esecuzione del programma, solo il direttore generale è autorizzato ad approvare qualsiasi attività della Segreteria, comprese le attività inter-agenzia, la creazione di un logo specifico che dovrebbe sempre essere associato al logo dell’UNESCO. Il direttore generale ha il potere di autorizzare l’uso del nome/acronimo/logo dell’UNESCO, in particolare in relazione al patrocinio, alla nomina di ambasciatori di buona volontà e ad altre personalità che promuovono l’Organizzazione e i suoi programmi, come artisti per la pace o campioni dello sport, anche nell’ambito di accordi contrattuali e attività promozionali specifiche, a condizione che il beneficiario utilizzi una frase o un’indicazione su come tale attività sia collegata all’Organizzazione. Il direttore generale può decidere di sottoporre casi specifici di autorizzazione agli organi direttivi.

III.2.1.1 Criteri e condizioni per la concessione del patrocinio dell’UNESCO

Il patrocinio dell’UNESCO può essere concesso a vari tipi di attività, come opere cinematografiche e altre produzioni audiovisive, pubblicazioni, organizzazione di congressi, riunioni e conferenze, assegnazione di premi, e altri eventi nazionali e internazionali.

Criteri applicabili a tutte le attività patrocinate:

(i) Impatto: il patrocinio può essere concesso ad attività eccezionali che possono avere un impatto reale sull’istruzione, sulla scienza, sulla cultura o sulla comunicazione, e che possono migliorare in modo significativo la visibilità dell’UNESCO.

(ii) Affidabilità: deve essere garantita l’affidabilità degli organizzatori (esperienza professionale e reputazione, referenze, garanzie legali e finanziarie) e delle attività interessate (fattibilità politica, legale, finanziaria e tecnica).

Condizioni applicabili alla concessione del patrocinio:

(i) Il patrocinio dell’UNESCO è concesso per iscritto esclusivamente dal direttore generale.

(ii) Nel caso di attività nazionali, la decisione relativa alla concessione del patrocinio dell’UNESCO viene presa sulla base di consultazioni obbligatorie con la Commissione Nazionale dello Stato Membro in cui si svolge l’attività e con la Commissione Nazionale dello Stato Membro in cui l’organismo responsabile dell’attività è domiciliato.

(iii) L’Organizzazione e le Commissioni Nazionali UNESCO interessate devono essere in grado di partecipare attivamente alla preparazione e all’esecuzione delle attività in questione.

(iv) L’Organizzazione UNESCO deve avere un adeguato grado di visibilità, in particolare attraverso l’utilizzo del suo nome/acronimo/logo.

(v) Il patrocinio può essere concesso a singole attività o ad attività che si svolgono regolarmente. In quest’ultimo caso, la durata deve essere fissata e l’autorizzazione dev’essere rinnovata periodica-mente.

III.2.1.2 Accordi contrattuali

Qualsiasi accordo contrattuale tra la Segreteria e le organizzazioni esterne che implichi una connessione esplicita con tali organizzazioni (ad esempio, nel quadro di partenariati con il settore privato o la società civile, accordi di copubblicazione o coproduzione, oppure contratti con professionisti e personalità a supporto dell’Organizzazione) dovrà includere una clausola standard che stabilisce che qualsiasi uso del nome/acronimo/logo deve essere approvato precedentemente per iscritto. Le autorizzazioni concesse in base a tali accordi contrattuali devono essere limitate al contesto dell’attività designata.

III.2.1.3 Uso commerciale

La vendita di beni o servizi recanti il nome, l’acronimo, il logo o il nome di dominio internet dell’UNESCO principalmente a scopo di lucro è considerata “uso commerciale” ai fini delle diretti-ve. Qualsiasi uso commerciale del nome/acronimo/ logo/nome di dominio internet dell’UNESCO, da solo o nella forma di un logo collegato, deve essere espressamente autorizzato dal direttore generale, in base a un accordo contrattuale specifico.

III.2.2 Protezione

Il direttore generale assicura che i termini e le condizioni di patrocinio, la nomina di ambasciatori di buona volontà e altre personalità che promuovono l’Organizzazione, come artisti per la pace o campioni dello sport, nonché gli accordi contrattuali e le partnership con organizzazioni esterne, siano in in linea con le direttive. Il direttore generale è responsabile dell’istituzione di procedimenti in ca-so di uso o registrazione a livello internazionale non autorizzati del nome/acronimo/logo/nome di dominio internet dell’UNESCO in estensioni generiche (gTLDs).

 

IV. Ruolo degli Stati Membri e delle loro Commissioni Nazionali.

IV.1 Organismi competenti

Le Commissioni Nazionali per l’UNESCO, tranne nei casi in cui un altro organo sia stato designato dagli Stati Membri, sono gli organismi competenti a trattare le questioni relative all’uso a livello nazionale del nome/acronimo/logo/nome di dominio internet dell’UNESCO in estensioni o sottoestensioni nazionali (ccTLDs), in conformità con le leggi nazionali.

IV.2 Diritti d’uso

Le Commissioni Nazionali hanno il diritto di utilizzare il nome, l’acronimo e il logo dell’UNESCO in conformità con queste direttive. In tal caso, il nome/acronimo/logo dell’UNESCO sono sempre associati al proprio nome e, se lo desiderano, al loro logo specifico. L’uso da parte delle Commissioni Nazionali del logo dell’UNESCO è fortemente incoraggiato.

IV.3 Autorizzazione

Nel quadro dei programmi intergovernativi, delle reti di programmi o associazioni per il movimento dell’UNESCO, le Commissioni Nazionali, in conformità con il loro ruolo di organi di collegamento, hanno il diritto di autorizzare l’uso del nome/acronimo/logo dell’UNESCO, ma solo sotto forma di logo collegato – che deve specificare l’identità del programma in questione e deve pertanto essere conforme ai regolamenti specifici di determinate entità, reti o programmi. Nel concedere il proprio patrocinio alle attività nazionali, le Commissioni Nazionali possono autorizzare le organizzazioni che lavorano nei campi di competenza dell’UNESCO a utilizzare il nome/acronimo/logo dell’UNESCO sempre in associazione con il nome proprio delle Commissioni Nazionali e, se lo desiderano, il proprio logo , secondo le disposizioni del precedente punto IV.2. Lo stesso vale per gli accordi contrattuali e le attività promozionali che vengono svolte a proprio nome, a livello nazionale. Le Commissioni Nazionali possono stabilire termini e / o condurre revisioni periodiche relative alle autorizzazioni precedentemente concesse. Le Commissioni Nazionali hanno il diritto di revocare le lo-ro autorizzazioni.

IV.4 Protezione

Le Commissioni Nazionali, o gli altri organismi designati conformemente al precedente punto IV.1, sono responsabili delle conseguenze derivanti dalle autorizzazioni concesse. Per garantire il rag-giungimento degli obiettivi di queste Linee Guida, devono essere prese in considerazione le disposizioni delle legislazioni nazionali e le norme della Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale. La Segreteria UNESCO e gli Stati Membri, attraverso le loro Commissioni Nazionali o gli altri organismi designati, dovrebbero cooperare strettamente al fine di prevenire qualsiasi uso non autorizzato del nome, dell’acronimo, del logo o del nome di dominio internet dell’UNESCO a livello nazionale, in collegamento con gli organismi nazionali competenti ed in linea con queste direttive.

 

V. Modifica delle direttive.

Queste Linee Guida possono essere modificate solo dalla Conferenza Generale.