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Biella si candida ufficialmente a Città Alpina dell’anno 2021

La giunta ha approvato il dossier da spedire al Segretariato dell’associazione

Dopo l’ingresso nel network delle Città Creative Unesco, ora Biella punta al titolo di Città Alpina dell’anno 2021. Nella giornata di ieri la giunta Corradino ha approvato la delibera con cui si candida ufficialmente per partecipare alla fase preliminare di selezione del 2020. Approvato il progetto, ora l’iter prevede entro la fine di febbraio la presentazione del dossier al Segretariato dell’associazione Città Alpina dell’anno, dopodiché a settembre 2020 si terrà un seminario con la presentazione delle iniziative e se Biella si aggiudicherà il titolo l’evento di proclamazione è atteso tra marzo e aprile del 2021.

La candidatura nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di riservare una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale anche per quanto riguarda il territorio circostante la città. Nel concreto, tra i progetti più ambiziosi, l’amministrazione intende realizzare a Oropa la Borsa del Turismo e della Montagna e la nascita del Festival della Ecosostenibilità. Inoltre con il recente ingresso di Biella nell’Unesco Creative Network la città potrebbe mettere a disposizione delle altre realtà della rete Città Alpina importanti sinergie e connessioni in termini di visibilità e sviluppo a livello internazionale.

L’associazione delle Città Alpine dell’anno raccoglie le città che si impegnano, secondo il protocollo della Convenzione delle Alpi, a tutelare nello spazio alpino: popolazione e cultura della montagna, pianificazione territoriale, difesa del suolo, protezione della natura, tutela del paesaggio e dell’acqua, agricoltura di montagna, turismo, trasporti, foreste montane, energia e attenzione alla sostenibilità. La Convenzione delle Alpi è composta da: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Svizzera, Slovenia, Monaco e CEE con ratifica dell’Unione Europea del 26.02.1996. La Città di Biella presenterà la propria candidatura per favorire la cooperazione con le altre città del territorio alpino (Tolmezzo, Lecco, Marburgo, Belluno, Villach, Maribor, Bad Rechenhall, Gap, Herisau, Trento, Sonthofen, Cambery, Sondrio, Briga-Glis, Bolzano, Bad Aussee, Idria, Annecy, Tolmino, Bressanone, Morbegno, Chamonix-Mont Blanc), per dare un’impronta sostenibile al futuro della montagna con progetti internazionali di rete, con progetti turistici mirati all’abbattimento delle barriere linguistiche e geografiche per la promozione della montagna.

Spiega l’assessore al Turismo e alla Montagna Barbara Greggio: “E’ constatato che la collaborazione e il sostegno reciproco delle città alpine offre vantaggi a tutti i partner. Vantaggi che derivano da un’intensa cooperazione intercomunale e un attivo scambio di esperienze. Biella merita di porsi al centro della rete alpina con i suoi sentieri, con la vasta rete orografica da proteggere, con le proposte outdoor ed enogastronomiche: l’obiettivo è quello di creare sinergici rapporti in grado di sviluppare opportunità economiche nella tutela del patrimonio montano. Dalla cultura della montagna e della lana noi biellesi dovremo aprirci alla tutela del nostro bellissimo paesaggio per lasciarlo migliore ai nostri figli, dovremo imparare al meglio l’arte dell’accoglienza per renderci accattivanti con i nostri ospiti e dovremo saper confrontarci con le esigenze del mondo esterno”.

Comunicato Stampa – Città di Biella (foto: Stefano Ceretti)

Biella Città Creativa e il Santuario di Oropa protagonisti a Roma

Presentato presso la Santa Sede un libro dedicato ai Sacri Monti

Biella Città Creativa Unesco e il Santuario di Oropa protagonisti dall’Ambasciatore Pietro Sebastiani nella straordinaria cornice di Palazzo Borromeo a Roma, sede della nostra Ambasciata presso la Santa Sede per la presentazione del libro di fotografie dedicato ai Sacri Monti, sito seriale iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dal 2003.

Il libro, curato da Marco Beck Peccoz per le fotografie e Elena De Filippis per i testi, evidenzia il valore artistico e culturale dei nove Sacri Monti (Varallo, Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga): nove distinti complessi di cappelle e architetture sacre del 16° e 17° secolo disseminati nelle montagne dell’Italia del Nord.

All’evento hanno partecipato molti relatori illustri, tra i quali anche il Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie, Salvatore Settis, Professore emerito della Scuola Normale Superiore, e lo storico dell’arte e giornalista Claudio Strinati.

Il Presidente della Commissione Nazionale Italiana UNESCO Franco Bernabè nel suo intervento ha evidenziato lo stretto legame esistente tra i Sacri Monti, con le loro architetture e la loro teatralità fatta di vive rappresentazioni tridimensionali, e il paesaggio naturale circostante. Questo stretto legame tra natura e cultura è alla base anche delle motivazioni del riconoscimento dei Sacri Monti come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Nel 1486 per realizzare il primo Sacro Monte, con l’intenzione di ricreare la geografia sacra di Gerusalemme, è stata scelta Varallo, grazie alla sua storia geologica e alla particolare morfologia del terreno. Non è dunque un caso se Varallo nel 2013 è entrata a far parte di un Geoparco UNESCO, in riconoscimento dell’importanza geologica di quest’area che non solo ha assicurato lo sfondo naturale su cui edificare il meraviglioso progetto religioso del Sacro Monte ma nel corso dei millenni ha generato una significativa biodiversità.
Bernabè ha voluto, con l’occasione, ribadire l’importanza dell’Italia nella Lista del Patrimonio Mondiale, nella quale detiene il maggior numero di siti iscritti insieme alla Cina pur avendo una dimensione geografica e demografica nettamente inferiore. Questa ineguagliabile densità di Patrimonio culturale e naturale rende il nostro paese particolarmente responsabile della tutela e promozione del Patrimonio a livello globale in vista della sua trasmissione alle generazioni future e della necessità di trovare un equilibrio con le esigenze di promozione e fruizione.

Biella e Ivrea: un confronto tra “cugini” per sviluppare i temi dell’agenda Unesco

Confrontarsi, collaborare e creare possibili nuove sinergie tra “cugini” seguendo l’agenda Unesco in fatto di scambio di buone pratiche innovative. E’ con questi presupposti che durante lo scorso fine settimana la Città di Biella si è incontrata con il Club per l’Unesco di Ivrea e l’amministrazione eporediese. L’incontro si è svolto negli Insediamenti Universitari di Montenavale. Insieme al sindaco di Biella Claudio Corradino e l’assessore Barbara Greggio è intervenuto il senatore Gilberto Pichetto Fratin. Ad accogliere la delegazione laniera Stefano Sertoli (sindaco di Ivrea), Virginia Tiraboschi (senatore della Repubblica) e Alessandro Vigna (onorevole).

L’incontro è servito per la presentazione di Biella Città Creativa per le “Crafts and Folk Arts”. Il primo cittadino di Biella ha lanciato un messaggio di amicizia e apertura nei confronti di Ivrea, Città Industriale del XX Secolo patrimonio Mondiale Unesco: “Il mio  auspicio è che questo sia il primo di una serie di incontri mirati alla cooperazione e alla collaborazione tra i siti Unesco del Piemonte, con l’obiettivo che questi preziosi riconoscimenti possano con azioni concrete stimolare i settori industriali, turistici, culturali e commerciali al fine di generare nuove energie e creatività per promuovere l’economia e magari creare qualche posto nuovo di lavoro”.

Il Club per l’Unesco di Ivrea si è costituito come associazione nel 2016,  pur operando già sul territorio come Club Promotore dal 2010 ed è un organismo associativo riconosciuto dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.  La sua finalità è promuovere la comprensione e il sostegno della missione, delle priorità e dei programmi dell’Unesco nell’ambito della società civile.

A Biella nasce un assessorato ad hoc per il progetto Unesco

A Biella nasce l’assessorato all’Unesco. Nelle scorse ore il sindaco Claudio Corradino ha delegato ufficialmente a occuparsi del tema l’assessore Barbara Greggio, a cui da inizio mandato sono state conferite le deleghe Commercio e sviluppo economico, Attività produttive, turismo, montagna e progetto “Biella Città della Moda”. Il nuovo assessorato avrà il compito di fare sinergia e collaborare tra le realtà private e il mondo delle istituzioni pubbliche per sviluppare il titolo “Biella Città Creativa Unesco”. Inoltre spetterà a Biella, come proposto dalla Regione Piemonte e dal presidente Alberto Cirio, coordinare le Città creative Unesco piemontesi: partirà un confronto a livello territoriale in particolare con Alba (nominata città Unesco per la gastronomia) e Torino (nominata nel settore design).

Spiega il neo assessore con delega all’Unesco Barbara Greggio: “Per sviluppare in concreto il progetto Unesco sarà necessario continuare a fare gioco di squadra, per questo è imprescindibile il coordinamento con Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Cittadellarte Fondazione Pistoletto che, con questa occasione, ringrazio per tutto quello che è stato fatto fin qui. Finalmente Biella avrà un posto e un ruolo all’interno della rete internazionale. Questo titolo avrà la funzione di ampliare e sviluppare i rapporti internazionali ponendo al centro degli obiettivi della città il rilancio delle attività economiche, lo sviluppo turistico e culturale. Inoltre la nascita di questo assessorato ben si coniuga operativamente con la delega al progetto “Città della moda” che a breve vedrà pubblicato il bando per il logotipo del naming “Wool in fashion” condiviso con gli imprenditori lanieri di tutto il distretto biellese”.

MADE IN BIELLA compie 40 anni

Era il 1979 quando un giovane biellese di nome Ezio Greggio, insieme alla sorella Paola e a Davide Dondena ha un’intuizione semplice e geniale: raccontare tutto quello che sta succedendo nella loro città in una rivista che dia voce ad un’industria antica eppure modernissima, al centro della produzione di un sistema che alla fine degli anni ’70 stava per diventare un fenomeno planetario.

E’ cosi che nasce il primo numero di Made in Biella, semestrale che racconta il savoire faire delle aziende tessili del distretto biellese.

Fin da subito la missione della rivista è chiara: portare in primo piano tutte le sfaccettature di un sistema produttivo di eccellenza, che ha radici profondissime nella storia ma anche nella geografia di un territorio unico e ricco di risorse, ma troppo spesso poco raccontato dalla stampa mainstream.

Il consenso è immediato: dalle pagine di Made in Biella passano vicende fondamentali di un gruppo di imprenditori che proprio dalla tradizione dei tessuti da uomo costruiranno, in un momento magico della storia del nostro Paese, il mito del Made in Italy.

Nomi prestigiosi e piccole realtà hanno così l’occasione di raccontarsi e farsi conoscere, e con loro cresce una città che oggi può a pieno titolo definire se stessa “città della moda”.

Il grande successo televisivo inevitabilmente proietta Ezio Greggio in una dimensione più milanese, tuttavia l’affetto e la sua presenza non verranno mai a mancare. La sorella Paola insieme al marito Davide Dondena danno linfa e spina dorsale alla rivista che attraverso gli anni ’80 e ’90 racconta puntualmente il divenire di un complesso produttivo che dalle dimensioni locali è diventato un polo di interesse internazionale, con scuole di formazione professionale e laboratori di ricerca, sensibile alle istanze dell’economia sostenibile prima ancora che questa divenisse una priorità per l’intero sistema moda.

 

Oggi, in occasione dei 40 anni della testata (giunta all’ottantesimo numero, con una speciale copertina realizzata da Ugo Nespolo) è sempre Paola Greggio a coordinarne il numero speciale. Con lei Giusi Ferrè e Silvano Esposito, per raccontare quaranta luoghi da visitare, quaranta specialità da gustare, quaranta nomi che hanno scritto la storia della città di Biella.

Quarant’anni di moda vissuti in prima fila attraverso notizie e opinioni che sono -oggi più che mai- l’occasione per raccontare il nostro passato e riflettere sul nostro futuro.

 

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STAGE DI QUALITA’

Il progetto è nato nel 2008 dal confronto tra il Comune di Biella/Informagiovani e la Provincia di Biella/Centro per l’Impiego e offre ai giovani laureati/laureandi del territorio l’opportunità di svolgere un tirocinio retribuito di sei mesi in aziende biellesi disposte a sviluppare un progetto formativo di qualità, con riconoscimento economico minimo di € 700 mensili.

Gli stage disponibili per questa nuova edizione saranno 20.

Le aziende interessate possono candidarsi fino al 10 febbraio 2020.

 

Il bando per i giovani sarà disponibile da marzo con 20 posti.

Leggi l’intero comunicato stampa:

 

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Biella Città Creativa UNESCO: 800 mila visualizzazioni sui social media

Dopo lo straordinario risultato ottenuto, con la nomina di Biella come Città Creativa Unesco, per Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e per il Comune di Biella è tempo di primi bilanci.

A partire dall’interesse sotto il profilo comunicativo e mediatico generato dalla candidatura anche attraverso il web. Grazie alla collaborazione di due imprese locali, giovani e dinamiche, come BTREES e ORANGEPIX, si è riusciti a raggiungere e coinvolgere migliaia di persone, non solo del territorio: dagli stakeholder del mondo istituzionale ed economico alle singole persone, tutti uniti come #millefiliuntessuto.

I positivi dati statistici generati portano Fondazione Cassa di Risparmio e Comune di Biella a ringraziare BTREES e ORANGEPIX per il lavoro svolto a partire dall’1 marzo 2019. Questi i numeri in arrivo dai social media di Biella Città Creativa Unesco. 800.000 visualizzazioni, 600.000 interazioni, 3.000 click al link www.biellacittacreativa.it, 50.000 visualizzazioni di video, 350 ritratti di #millefiliuntessuto.

A questi dati si aggiungono oltre 2.500 contenuti su Instagram con #biellacittàcreativa.

L’hashtag è stato preso “in consegna” dai cittadini biellesi per promuovere in modo autonomo la candidatura e diffondere i valori del nostro territorio. Ottima anche la visibilità del sito web, che è stato visitato da oltre 7.000 utenti unici per oltre 10.000 sessioni: più di 29.000 le pagine visualizzate per un tempo medio di permanenza che supera i 2 minuti e mezzo.

 

Al di là dei numeri, la comunicazione che ha portato a far crescere nel corso dell’anno il sostegno alla candidatura di Biella sul web è stata davvero la “voce” che continua ad oggi a trasmettere l’energia di un territorio unito che vuole crescere e aprirsi all’esterno.

 

Apprezziamo molto il lavoro svolto dalle due aziende biellesi composte da giovani creativi – commenta Franco Ferraris presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella -. Anche attraverso la comunicazione digitale avviata durante il percorso di candidatura Biella si è fatta scoprire fuori dai propri confini e riscoprire da noi Biellesi”.

Dice il sindaco della Città di Biella Claudio Corradino: “Ringraziamo chi ci è stato vicino e ha fatto con noi squadra nel corso di questi mesi e una menzione particolare va di certo a Btrees e Orangepix che hanno fatto conoscere le fondamenta del nostro progetto unitario attraverso Internet e i social network. Ho ancora ben impressa l’emozione che tutti noi abbiamo vissuto nel vedere via social le fotografie che arrivavano da Torino con il nome di Biella proiettato sulla Mole Antonelliana”.

Siamo molto orgogliosi non solo della vittoria di Biella ma anche della strada che ci ha portato fin qui – commenta Michele Tolu di ORANGEPIX -. Il lavoro svolto di squadra, insieme verso l’obiettivo, è stato al centro della candidatura e noi abbiamo sposato completamente questa filosofia. Da sempre siamo vicini al territorio e, come imprenditori, ci impegniamo ogni giorno con passione per costruire il nostro futuro”.

Christian Zegna di BTREES aggiunge: “Biella Città Creativa Unesco è un’iniziativa di grande valore e che produce un beneficio enorme e trasversale per tutti. Siamo convinti che sia un’occasione di forte rilancio per il Biellese e una vetrina per poter comunicare tutti i nostri elementi distintivi. Noi ci abbiamo creduto sin dall’inizio e, con noi, anche tutti i colleghi che hanno partecipato al progetto, che ringrazio”.

Il Ricetto di Candelo omaggia Biella Città Creativa

Questa mattina il Sindaco di Candelo Paolo Gelone e il Presidente della Pro Loco Cristian Bonifacio hanno invitato al Ricetto di Candelo il maestro Michelangelo Pistoletto, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris, l’Assessore della Regione Piemonte Elena Chiorino, il Sindaco di Biella Claudio Corradino e l’Ingegnere Alessandro Barberis Canonico con lo scopo di far visitare il “Borgo di Babbo Natale” appena concluso, e l’omaggio realizzato per Biella Città Creativa.

Non possiamo che essere felici di come Candelo sia riuscita a portare il nome e il simbolo di Biella Città Creativa davanti a migliaia di persone in questo periodo natalizio – dichiara il Sindaco di Candelo Paolo Geloneil Ricetto di Candelo è la nostra storia, i tessuti pregiati sono la nostra tradizione, Biella Città Creativa e il Terzo Paradiso sono la visione verso il futuro, la sfida che il territorio lancia a se stesso e al mondo, partendo proprio dalle sue radici“.

EMERGENZA FREDDO

Il freddo non è uguale per tutti!

Con la colonnina di mercurio in picchiata ritorna il progetto Emergenza Freddo Biella, che da sette anni, ogni inverno, accoglie gli invisibili evitando loro il gelo della notte.

 

Qualche numero:
11.145 notti al coperto in un letto
11.980 cene calde
645 giornate di servizio

 

Per donazioni: IT66B06090223000000013890039 – causale “Emergenza freddo”

Info 015 22721 int. 233

 

In allegato il comunicato stampa.

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