Logo preloader - Biella Città Creativa

I Gondolieri di Venezia sostengono Biella Città Creativa

Mercoledì 23 ottobre a Parigi – in occasione dell’evento CreativItaly realizzato presso la sede centrale Unesco e dedicato alla presentazione delle 4 città italiane finaliste – nel corner dedicato a Biella sono state esposte speciali produzioni tessili in cui al contenuto tecnologico e di qualità manifatturiera si somma l’attenzione alla sostenibilità ambientale e al  valore culturale insito nel capo.

Gli ambasciatori Unesco hanno così potuto ammirare la nuova polo in jersey di lana scelta come divisa dai Gondolieri di Venezia che proprio in questi giorni hanno espresso il loro sostegno alla candidatura di Biella.

I 433 gondolieri di Venezia hanno infatti deciso di indossare un nuovo tessuto versatile, 100% naturale e rinnovabile grazie alla collaborazione di The Woolmark Company e della casa di moda veneziana Emilio Ceccato.

I nuovi tessuti sono di Successori Reda e Tollegno 1900, due storiche aziende biellesi. La lana Merino è stata scelta per le sue naturali caratteristiche isotermiche e traspiranti. Per le polo sono stati utilizzati i tessuti Reda Active, studiati espressamente per dare il meglio nelle performance sportive, mentre il filato dei maglioni arriva da casa Tollegno 1900.

L’iniziativa riporta i gondolieri al rinnovamento di una tradizione centenaria portavano divise in lana di qualità già ad inizio ‘900.

Con questa divisa i Gondolieri sono stati premiati lo scorso 22 settembre con Eco Stewardship Award dalla Camera della Moda Italiana e da Eco-Age per l’uso responsabile della lana nelle loro uniformi, un ritorno alle origini nel segno della modernità.

Ecco la lettera inviata dal Presidente dell’Associazione Gondolieri di Venezia:

ASSOCIAZIONE GONDOLIERI DI VENEZIA

Il Presidente

 

 

A nome di tutti i 433 Gondolieri di Venezia sono davvero felice e onorato di sostenere la città di Biella nella sua candidatura per UNESCO Creative Cities Network. 

Da circa un anno, con il supporto di The Woolmark Company, abbiamo potuto indossare nuovamente, dopo 100 anni, le nostre uniformi in lana Merino. 

Grazie alla ben nota creatività e innovazione dell’industria laniera Biellese, i capi che indossiamo sono la migliore risposta alle nostre esigenze di qualità e performance e in linea con i fondamentali principi di eco-sostenibilità che caratterizzano il nostro lavoro. 

 

……senza Biella che lana sarebbe!….

 

Grazie e “ad maiora”. 

 

Andrea Balbi

Presidente 

Associazione Gondolieri di Venezia.

Alberto Cirio manda un video messaggio di sostegno alla candidatura di Biella Città Creativa

L’ingresso di Biella nel network Unesco Creative cities rappresenta ormai una questione non solo locale, ma coinvolge trasversalmente forze politiche, diplomatiche e imprenditoriali.

A testimoniarlo una volta di più il forte video messaggio di sostegno inviato dal Presidente della Regione Alberto Cirio che, riconoscendo ai Biellesi l’eccellenza di un DNA produttivo e creativo, chiede con forza all’Unesco che con Biella venga completata la triade delle città piemontesi composta da Alba per la gastronomia e Torino per il design lasciando intendere le tante potenzialità per lo sviluppo della Regione insite in questo progetto.

Ecco il testo completo:

Parlare di Biella significa parlare di eccellenza, eccellenza piemontese, eccellenza italiana.
Un’eccellenza che non è solo geografica perché Biella è una città meravigliosa in un contesto di pianura e montagna davvero straordinario. Biella è anche eccellenza per i Biellesi, perché il DNA che si trova nella gente che vive in quella città e che vive in quella terra ha fatto sì che quella terra diventasse una terra di creazioni uniche ed eccellenti nel mondo.
E’ per questo che io sono orgoglioso come Governatore della Regione Piemonte di poter avere nelle grandi potenzialità della mia terra questa comunità che può unirsi all’eccellenza enogastronomica e vitivinicola che ha fatto sì che l’UNESCO riconoscesse e proteggesse il paesaggio di Langhe Monferrato e Roero; che ha fatto sì che venisse riconosciuta la grande forza di Torino e di Ivrea.
Queste grandi eccellenze piemontesi che noi abbiamo e che l’UNESCO ha saputo valorizzare.
E all’UNESCO noi oggi chiediamo un passo in più per una città che merita davvero: lo merita per l’arte, lo merita per la cultura, lo merita per il genio industriale, lo merita un po’ per quel saper fare che è tipico dei piemontesi, delle loro origini sabaude, ma è tipico soprattutto di questa città dove a una praticità e una pragmaticità manuale si è unita una genialità che io credo meriti di essere riconosciuta, apprezzata, valorizzata e con il riconoscimento UNESCO essere messa a disposizione di tutto il mondo“.

Per vedere il video clicca qui.

Nella foto: Alberto Cirio con Anna Zegna e Claudio Corradino all’evento dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi dello scorso 1° ottobre.

Ezio Greggio e Massimo Gramellini tifano per Biella Città Creativa

Mentre la delegazione biellese era in viaggio per Parigi, martedì sera Ezio Greggio – conduttore televisivo, comico, attore e regista, e in primo luogo biellese – faceva il tifo direttamente da Striscia la notizia!

Queste le sue parole: “La città di Biella presenterà la candidatura ufficiale per l’ingresso al network delle Creative cities UNESCO e allora stasera facciamo il tifo per Biella: Forza Biella!” (qui si può vedere il video).

E Massimo Gramellini – giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, ma soprattutto originario di Torino – ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook a sostegno della candidatura: “Da buon piemontese, faccio il tifo per Biella, che si candida a diventare Città Creativa UNESCO. Sosteniamola insieme!” (qui si può vedere il post).

Un ringraziamento speciale da parte di tutto il team di Biella Città Creativa!

Biella a Parigi per lo sprint finale incanta con la bellezza dei suoi prodotti e la sua creatività

Battute finali per la candidatura di Biella come Città creativa Unesco che ieri, 23 ottobre, ha partecipato a Parigi all’evento CreativItaly realizzato presso la sede centrale Unesco e dedicato alla presentazione delle 4 città italiane finaliste.

Presidiato da una delegazione composta da Comune di Biella (Sindaco Claudio Corradino e Assessore Barbara Greggio), Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (Vice Segretario Generale Andrea Quaregna e Responsabile Comunicazione Federica Chilà), Fondazione Pistoletto (Direttore Paolo Naldini e Project Manager Marina Maffei), Bia Srl (Project Manager Elena Federica Marini) e Giovani Imprenditori nella persona del Presidente Francesco Ferraris che ha tenuto un breve ma incisivo discorso a sostegno dell’ingresso di Biella nel network, l’evento era rivolto agli ambasciatori Unesco di tutto il mondo che lo hanno accolto con grande entusiasmo.

Le quattro città finaliste (Biella, Bergamo, Como e Trieste) hanno dunque espresso il meglio delle proprie produzioni nei rispettivi ambiti Unesco con Biella che ha stupito per la bellezza e particolarità del proprio allestimento che presentava una selezione dei “Cubi in movimento”, opera  a cura di Cittadellarte in collaborazione con CNA, che rappresenta l’eccellenza del territorio biellese e piemontese attraverso la collaborazione tra creatività dell’arte e tecnica dell’artigiano, per valorizzare un prodotto dell’imprenditoria locale.

Accanto ai “cubi” sono state esposte alcune speciali produzioni tessili in cui al contenuto tecnologico e di qualità manifatturiera si sommava l’attenzione alla sostenibilità ambientale e al  valore culturale insito nel capo.

Gli ambasciatori Unesco hanno così potuto ammirare la nuova polo in jersey di lana scelta come divisa dai Gondolieri di Venezia che proprio in questi giorni hanno espresso il loro sostegno alla candidatura di Biella. Nata dalla collaborazione di The Woolmark Company con la casa di moda veneziana Emilio Ceccato, la polo indossata dai gondolieri di Venezia è infatti realizzata con i nuovi tessuti prodotti da Successori Reda, storica azienda biellese. I tessuti Reda Active sono di lana Merino, materia scelta per le sue naturali caratteristiche isotermiche e traspiranti. Con questa divisa i Gondolieri sono stati premiati lo scorso 22 settembre con Eco Stewardship Award dalla Camera della Moda Italiana e da Eco-Age per l’uso responsabile della lana nelle loro uniformi, un ritorno alle origini nel segno della modernità.

Fa inoltre parte della nuova divisa dei Gondolieri anche uno speciale maglione in lana Merino australiana realizzato con filato Tollegno 1900 che riprende i motivi della tradizione.

Grazie alla collaborazione con il Gruppo Zegna è poi giunto appositamente da Londra un look molto importante composto da un cappotto trapuntato a 1 petto e mezzo in poliestere riciclato verde siberiano e nero beluga con motivi jacquard City, abbottonatura nascosta e revers fashion show. Maglia scollata in cashmere e seta nero beluga e dettaglio in color cioccolato prugna. Abito monopetto in lana grigio Varsavia, tasche e revers fashion show, pantaloni mono pince con doppio orlo e cerniera. EZ Cesare XXX sneakers.

Il look è stato realizzato nell’ambito del progetto #usethexisting,  che ha ottenuto il premio “CMNI in Recognition of Sustainability”.

A testimonianza dell’impegno biellese per la sostenibilità sono stati esposti anche due abiti realizzati da fashion designer che collaborano da anni con Cittadellarte Fashion BEST. Uno è l’abito vincitore del premio Green Carpet Talent Competition 2019, realizzato da Flavia La Rocca, interamente realizzato in fibra di TENCEL™ – Lenzing, tinto a mano con colori organici. L’altro è l’abito di un altro stilista BEST, Tiziano Guardini, vincitore del Franca Sozzani GCC Best Emerging Designer Award nel 2017. L’abito di Guardini è in seta non violenta certificata Gots con colorazione naturale dall’indaco, ricamo ad Octopus formato da gusci di molluschi e cd laserati a forma di paillettes.

La qualità della nostra produzione tessile, la sostenibilità  e il contenuto tecnologico dei nostri filati sono ciò che ci distingue nel mondo – ha spiegato il Presidente dei Giovani imprenditori Francesco Ferraris emozionato e orgoglioso per l’importante ruolo di portavoce della città affidatogli dal Sindaco Claudio Corradino –  sono certo che Biella ha tutte le carte in regola per entrare nel network Unesco ed è una città affamata di futuro così come lo siamo noi giovani”.

Grande emozione anche per il Sindaco Claudio Corradino che già aveva portato Biella a Parigi a inizio mese e che ora si dice certo di essere sempre più vicino alla meta “attendiamo con fiducia il responso Unesco consapevoli di aver fatto tutto il possibile, grazie ai partner e in particolare alle Fondazioni Cassa di Risparmio di Biella e Pistoletto oltre che alla società Bia senza i quali il Comune da solo non avrebbe potuto realizzare nulla di tutto ciò”.

Il ruolo dell’arte è anche quello di aiutare a creare ponti tra gli uomini e in questo caso davvero Unesco è stata la bandiera sotto la quale il Biellese ha lottato unito – spiega il Direttore di Cittadellarte Paolo Naldini Cittadellarte e il maestro Pistoletto hanno messo in campo tutte le proprie energie e i contatti disponibili, il logo del Terzo Paradiso è diventato il logo della Candidatura, ora davvero non ci resta che attendere il responso dei valutatori consapevoli di essere comunque e sempre al centro del MI-TO”.

E che davvero l’ingresso di Biella nel network Unesco rappresenti una questione non solo locale, ma coinvolga ormai trasversalmente forze politiche, diplomatiche e imprenditoriali è testimoniato una volta di più dal forte video messaggio di sostegno inviato dal Presidente della Regione Alberto Cirio che, riconoscendo ai Biellesi l’eccellenza di un DNA produttivo e creativo, chiede con forza all’Unesco che con Biella venga completata la triade delle città piemontesi composta da Alba per la gastronomia e Torino per il design lasciando intendere le tante potenzialità per lo sviluppo della Regione insite in questo progetto.

Oltre alla bellezza di capi che coniugano tradizione e modernità sempre con un occhio di riguardo all’ambiente Biella ha stupito l’Unesco per la particolarità dei suoi prodotti enogastronomici, offerti dalle aziende biellesi che hanno saputo cogliere la potenzialità di questa straordinaria vetrina (Centovigne Società Agricola, Proprietà Sperino – Società Agricola Vigneti De Marchi, Tenute Sella 1671, Società Agricola La Prevostura, Birra Menabrea Spa, Lauretana Spa, Caseificio Pier Luigi Rosso Srl, Formaggi Botalla Srl, Gabba Salumi) e presentati dagli chef Ivan e Franco Ramella.

Paletta, maccagno, acqua, birra, vini e lo strepitoso “Fricc dal marghè” arricchito dal tartufo bianco di Alba grazie alla collaborazione con l’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba hanno composto una sinfonia di sapori inediti e apprezzatissimi accanto alle offerte delle altre città finaliste nel contesto di una serata informale che ha divertito e stupito.

A questo punto davvero è stato fatto tutto il possibile per presentare un dossier forte di progetti sostenibili e d’impatto, con particolare attenzione alle collaborazioni internazionali come quella avviata con la Namibia, con cui avremo a novembre un ricco programma di scambi – spiega il Vice Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Andrea Quaregna in rappresentanza del Presidente Franco Ferraris impegnato in Cina – l’iter di valutazione Unesco ora deve seguire il suo corso e in ogni caso il verdetto finale ci troverà pronti e sereni, consapevoli della forza del territorio e del percorso virtuoso che abbiamo compiuto insieme per creare un nuovo paradigma di sviluppo”.

Prossimo appuntamento dunque a novembre con la proclamazione dei vincitori.

Progetto Digital Pathology

Il progetto di Digital Pathology promosso dall’Ospedale di Biella – ASLBI si conferma un punto di riferimento di innovazione a livello nazionale, e non solo.

 

Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e al Fondo Edo Tempia l’Ospedale biellese è la prima struttura sanitaria del Nord Italia dotata di questa tecnologia per la diagnostica di routine: da febbraio, quando è iniziata la piena operatività, a oggi è stata analizzata una media tra i 2.000 e i 2.700 vetrini al mese, tutti trasformati in immagini ad alta risoluzione, in grado di essere “lavorate” da programmi che sostengono l’accuratezza della diagnosi e soprattutto di essere condivise in tempo reale con specialisti di tutto il mondo.

In allegato l’intero comunicato stampa.

Allegati:

Daniele Basso sostiene Biella Città Creativa!

Daniele Basso – nato professionalmente tra Biella e Milano, appassionato alle superfici specchianti in acciaio – ha inviato il suo supporto alla candidatura di Biella: “appoggio con piacere la candidatura 2019 di Biella quale “Crafts & Folk Art UNESCO Creative Cities Network”, per contribuire, per quanto nelle mie limitate possibilità, al bene della città che mi è nel cuore, e per sostenere i valori che le eccellenze biellesi potranno continuare a spendere con maggiore forza nel mondo“.

Queste le parole del rinomato artista biellese, sempre più conosciuto nel mondo e impegnato quest’anno in molteplici iniziative, tra cui il Teatro del Silenzio di Lajatico, in provincia di Pisa, dove si è svolto il concerto annuale di Andrea Bocelli.

Grazie Daniele!

La Fenice pubblica il sondaggio di “Officine Nuove” per il futuro del territorio

Tutto è iniziato lo scorso dicembre, con la riunione “Officine Nuove” quando – presso il Centro Servizi per il Volontariato di Biella – sono stati convocati personaggi pubblici, esponenti della cultura, del sociale, della politica e dell’economia biellese per partecipare a tavoli di discussione con lo scopo di mettere a fuoco idee per lo sviluppo del futuro del territorio.

I risultati di questo lavoro sono diventati oggetto di quesiti ed è stato compilato un sondaggio attraverso i social network, i cui risultati sono stati oggi pubblicati.

Sul comunicato di “La Fenice” divulgato da Maurizio Greggio (responsabile del profilo Facebook dell’associazione) si legge: “dai grafici che risultano dal sondaggio, il campione di persone tende ad avere di buon occhio le nuove possibilità offerte alla città, ma lamenta scarsi risultati in termini informativi al riguardo, oltre a una tendenza a notare nel lavoro la problematica principale del territorio“.

Ciò che esce dal lavoro di ascolto, elaborazione e consultazione demoscopica messo in atto dai giovani promotori de La Fenice riguarda in parte anche la candidatura di Biella ad entrare nel network UNESCO delle Città creative.

Su 121 persone interpellate, ben 112 – circa l’85%ha affermato di essere a conoscenza del fatto, mentre solo il restante 15 % lo ignora.

Un terzo di coloro che erano al corrente dell’iniziativa lo ha appreso da Facebook; il 21,1% lo ha letto sui giornali; il 20,2% con il passaparola; il 10,5% dagli eventi promozionali organizzati; il 5,3% da cartelloni pubblicitari affissi in città. Il restante 9,6% da fonti varie.

Rispetto alla domanda se si era a conoscenza dell’esistenza di un sito web della candidatura, il risultato si spacca quasi a metà: 67 no e 64 sì.

Buone anche le opinioni sull’iniziativa: il 55% del campione la giudica ottima, il 40% buona o molto buona, solo il 5% ha manifestato un certo scetticismo.

Quasi il 90% del campione è convinto che Biella meriti questo riconoscimento.

Si allegano i grafici per una consultazione precisa.

Allegati:

Arte al Centro 2019

Si è tenuto ieri, nell’ambito di Arte al centro a Cittadellarte, il convegno/dibattito “I temi chiave per lavorare sullo sviluppo di un territorio partendo dalla cultura e dall’arte“, che ha visto la partecipazione di Pierluigi Sacco (Special Adviser to the EU Commissioner for Education and Culture, European Commission – docente Accademia UNIDEE).

Presente anche Federica Chilà, responsabile dell’ufficio comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, la quale ha presentato il progetto di candidatura di Biella Città Creativa in quanto sostenuto attivamente e promosso dalla Fondazione accanto al Comune di Biella e da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.

Il Patto della Montagna: una storia biellese

In occasione della XXI edizione di Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile – che si svolgerà Domenica 13 ottobre 2019 alle ore 20.30 a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Biella, via Serralunga 27) – sarà proiettato il film Il Patto della Montagna di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini alla presenza dei registi e con la partecipazione della produttrice Elda Ferri, di Francesca Conti e Lorenzo Canova del team produttivo e di Gianni Rosas, Direttore Generale ILO Italia (per info consultare: http://www.cittadellarte.it/attivita/arte-al-centro-2019).

È stato inviato, in questo contesto, un messaggio di sostegno per la candidatura di Biella Città Creativa: “A nome del team produttivo del film “Il Patto della Montagna” (Maurizio Pellegrini, Francesca Conti, Elda Ferri, Lorenzo Canova) – dichiara il regista Manuele Cecconellosono felice di sostenere la candidatura di Biella a Città Creativa UNESCO. La creatività è il primo anello di una catena virtuosa che ha come scopo la creazione di una cittadinanza attiva e consapevole. Il nostro film racconta dello straordinario primato del Biellese di radicare la qualità del prodotto tessile nella qualità delle relazioni produttive. Una storia di diritti, etica del lavoro, relazioni tra cittadini ancor prima che tra “datori di lavoro” e “dipendenti” che posero al centro della loro visione la parità salariale tra uomini e donne e la salvaguardia di un prodotto di eccellenza in tempi difficili come la Seconda guerra mondiale. Facciamo nostro, dunque, lo spirito di questa candidatura inteso come propulsione ad interpretare il presente forti delle esperienze del nobile passato industriale e sindacale biellese quale pionieristico laboratorio democratico per fondare un futuro dove questa vocazione produttiva sprigioni tutta la sua carica innovativa per contagiare la società verso il cambiamento”.

Il Patto della Montagna, firmato a Biella nel 1944 per stabilire la parità salariale tra uomo e donna, è il primo atto di questo genere in Europa.

Avviene durante la seconda guerra mondiale, a Biella, il più antico distretto tessile italiano, quando imprenditori, operai e partigiani si riunirono segretamente per firmare un accordo che di fatto anticipò di molto conquiste che divennero legge a fine anni ’60.

Dalle passerelle dell’alta moda di Milano un giovane stilista va a Biella per capire il perché dell’eccezionale qualità dei tessuti che usa nelle sue collezioni. Incontra i luoghi, i prodotti e i protagonisti, come Nino Cerruti e Argante. Il primo è lo stilista e imprenditore famoso nel mondo, figlio di chi firmò allora il patto; il secondo è il comandante partigiano testimone di ciò che avvenne.

I tessuti più fini al mondo sono ancora prodotti a Biella. Tutti gli stilisti internazionali comprano tessuti a Biella, dove sono nati marchi come Cerruti, Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Barbera e molti altri.

Il senso del film è che la qualità dei prodotti è radicata nella qualità immateriale delle relazioni tra le persone, qualcosa che non si può delocalizzare facilmente. Una metafora per l’oggi che, in ben altra crisi, deve ritrovare il senso del futuro e del patto sociale.

Allegati: