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Il Ricetto di Candelo la “Pompei del Medioevo”

Per la Cnn il Ricetto di Candelo è «la Pompei del Medioevo», al terzo posto tra le 20 più idilliache località italiane che riassumono perfettamente il Bel Paese, ovvero l’Italia del cibo, dell’arte e dei meravigliosi paesaggi dal mare alla montagna.

Un ottimo risultato per il borgo che conta 140 mila turisti all’anno, provenienti per la maggior parte dal Nord Italia, ma anche dall’estero, con un indotto di 600 mila euro per i B&B, gli affittacamere e gli agriturismi in 5 anni e di 400 mila euro di spesa sul territorio (escluso il pernottamento) nel 2018.

Il Ricetto è inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club, marchi utili a uscire dai confini locali e proporsi con forza anche all’estero.

L’emittente televisiva statunitense ha pubblicato nella propria sezione Cnn Travel una selezione dei posti più belli e assolutamente da visitare in Italia. Il Ricetto è l’unico piemontese a comparire nell’elenco ed è preceduto solo da Pietrapertosa (Basilicata), le cui enormi rocce sono dette le «Dolomiti del Sud», e da Marina Corricella, a Procida, con la sua fortezza Terra Murata.

Per ulteriori informazioni si rimanda all’articolo de La Stampa: Biella. Il Ricetto di Candelo sul podio della CNN: “La Pompei medievale”

Biella è nella rosa delle 4 città creative che competeranno a Parigi per l’ingresso nel network

Biella, Trieste, Bergamo e Como: è questa la lista delle città che hanno ottenuto il sostegno ufficiale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO per l’ingresso nel network delle “Creative Cities”.

Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che si è riunito giovedì 13 giugno, ha infatti deliberato sulle candidature a entrare nella Rete delle Città Creative ed ha deciso all’unanimità di sostenere le città di Bergamo per la gastronomia, Biella e Como per l’artigianato e Trieste per la letteratura.

Leggi l’intero comunicato:

Alessandro Ciffo e Sergio Vineis: Esperienza al Silicone

Arte contemporanea e alta cucina si fondono in un’esperienza unica nel suo genere: una cena al silicone, per palati sopraffini e appassionati di design.

Ancora una volta lo Studio Anna Fileppo collabora alla creazione di una nuova sinergia tra Arte e Industria, e in questo caso tra il pluripremiato artista biellese Alessandro Ciffo e lo Chef stellato Sergio Vineis.

Il primo, nel mondo dell’arte dal 1997, si forma in autonomia e, sempre da solo, produce le sue opere: il suo percorso si fonda sulla ricerca estrema delle potenzialità del silicone, unico medium per lui capace di esprimere a pieno le sue emozioni. Per lui il silicone è il più alchemico di tutti i materiali moderni poiché della sabbia, da cui deriva, mantiene la memoria di materia inorganica inerte ed inattaccabile fisicamente e chimicamente.

Il secondo, che da oltre 20 anni porta avanti la sua cucina d’autore, arricchita dalla fresca intraprendenza del figlio e sous chef Simone e dalle competenze enologiche della maître sommelier Michela Rosco, dal 2003 è stato premiato con la stella Michelin (ormai ne ha ricevute 15), traguardo conseguito con lavoro, studio e dedizione nel suo ristorante a Pollone (BI), Il Patio. Per lui la cucina è vita e, come la vita, è sempre in movimento.

E proprio insieme a queste due eccellenze biellesi Anna Fileppo è stata coinvolta in questo innovativo progetto, a tutti gli effetti un “marchio” da esportare: l’Esperienza al Silicone firmata Ciffo/Vineis è qualcosa di assolutamente mai visto al cui centro sta, nella più alta delle accezioni, il concetto di creatività.

Così con il 31 maggio 2019 prima e un bis inatteso subito dopo, il 6 giugno presso Il Patio è andato in scena un incontro fra arte e gusto, una fusione di sapori e colori dove “sensazioni ed emozioni diventano esperienza”.

Si sono accomodati a tavola appassionati di arte contemporanea e di menù stellati, per vivere una cena-performance davvero scenografica, una vera e propria sfida alla fantasia.

L’iniziativa è nata dal desiderio di Ciffo di portare il silicone nei migliori ristoranti del mondo: un’impresa apparentemente ardua, che può vincere convincendo gli Chef che il silicone è “buono”. In Sergio, un amico, Alessandro ha trovato uno Chef con cui poter sperimentare questa nuova idea e così, da ormai quasi un anno, i due ne parlano, si confrontano e studiano uno i piatti e i sapori, l’altro la base su cui presentarli al meglio.

Ed ecco che Ciffo ha realizzato un servizio di coperti con pezzi fatti a mano, uno ad uno: ciotole con i tentacoli, dischi striati di madreperla e perfino tovaglie, intercalate con i suoi famosi vasi e ciotole giganti: tutto in sala ha ricordato una messa in scena quasi teatrale, facendo provare ai commensali esperienze visive e tattili. La ceramica, l’acciaio e il vetro, materiali utilizzati comunemente sulle nostre tavole, qui sono stati sostituiti con un elemento, il silicone, quasi sconosciuto.

Tema della serata e unione tra i due protagonisti è stata l’acqua, elemento simbolo per il nostro territorio, che da essa ha sempre tratto tutto ciò che poteva, nel tessile come nell’agroalimentare. Ogni portata è stata accompagnata da una sua storia, a raccontarne così la sua precisa identità.

Un’altra, ennesima conferma di quanto Biella sia sempre più una città creativa.

Il primo Terzo Paradiso realizzato in mare con rifiuti di plastica

Si sono svolte nei giorni scorsi in Sicilia una serie di appuntamenti che hanno visto protagonista Michelangelo Pistoletto: il maestro ha ricevuto la laurea honoris causa conferita dall’Accademia di Belle Arti di Catania, ha tenuto una lectio magistralis e ha ultimato un’opera d’arte collettiva del Terzo Paradiso.

 

Denunciare l’inquinamento da rifiuti plastici marini nel Mediterraneo, celebrare il potere trasformativo dell’arte come gesto di responsabilità collettiva, affermare una visione alternativa del mare Mediterraneo non più solo associata ai flussi migratori, ma come cuore della nostra civiltà e finestra dell’Europa sul mondo: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto-evento “Un mare di plastica“, che si è svolto a Catania.

Le attività si sono tenute nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno) e delle numerose iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione che stanno interessando l’Italia e il mondo intero.

L’iniziativa artistico-sociale è promossa da Fondazione OELLE Mediterraneo antico, a cui dal 2017 l’imprenditrice Ornella Laneri – con una nuova governance – dà il proprio imprinting allo scopo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale del Mediterraneo; tutto attraverso i linguaggi dell’arte, il recupero della memoria civica e la responsabilità sociale d’impresa.

L’installazione del Terzo Paradiso cuore del progetto-evento, curato da Cesare Biasini Selvaggi e Carmelo Nicosia, è il simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto: a Catania, infatti, il Terzo Paradiso è stato realizzato per la prima volta in mare con rifiuti di plastica recuperati dall’ambiente marino.

Scopri di più su: http://journal.cittadellarte.it/arte-societa/un-mare-plastica-catania-la-sostenibilita-incontra-larte-terzo-paradiso

I negozianti del Centro di Biella sostengono la candidatura

Noi abbiamo creato una nuovo pensiero, unito persone umili e con la simpatia, la buona volontà e soprattutto con la coesione delle nostre forze ci stiamo rimboccando le maniche per essere un esempio da imitare, una scintilla che vuole accendere un fuoco, il fuoco della speranza per il nostro futuro. Noi ci identifichiamo come Biella nel cuore“.

Questo l’appello di un negoziante di Via Vescovado, Roberto Franco, che negli ultimi mesi si è adoperato per far rivivere il centro di Biella insieme ai suoi colleghi: “Abbiamo una terra splendida che amiamo e rispettiamo e vogliamo essere partecipi nel creare qualcosa di piacevole, di originale e creativo che attragga nel centro città dalla bellezza che ora manca. Via Vescovado vuole essere la Via della speranza

“Biella nel cuore” sostiene la candidatura di Biella al network Creative Cities!

Nel tempo e nei luoghi di Sebastiano

La Vergine delle rocce, il capolavoro ritrovato attribuito a Bernardino de’ Conti seguace milanese di Leonardo, diventa oggetto di studio anche da parte dell’associazione Storie di Piazza per un’interpretazione teatrale che permetterà al pubblico di scoprire nuovi aspetti della vita del Rinascimento.

Lo spettacolo “Nel tempo e nei luoghi di Sebastiano” che si svolgerà il 15-16 giugno sarà rappresentato nel giardino di Palazzo Ferrero e offrirà la possibilità al pubblico di vivere un’esperienza immersiva in cui l’epoca possa essere compresa anche attraverso l’esaltazione dei suoni, gusti, musica, parole e personaggi.

Per questo la novità dell’evento prevede che siano proprio i sapori del tempo ad accogliere il pubblico per un buffet in stile rinascimentale, prima dell’evento teatrale, nella preziosa cornice del cortile di Palazzo Ferrero.

 

La serata a tema prevede la possibilità per il pubblico di presentarsi in abiti rinascimentali.

Con il testo di Renato D’Urtica, la regia di Manuela Tamietti, le scene e i costumi di Laura Rossi e le musiche a cura di Sergio Pugnalin, prevede il coinvolgimento di una ventina di attori professionisti e amatori del territorio, tra cui gli allievi di UPBeduca.

Appuntamento quindi alle 19.30 con il desco rinascimentale e a seguire dopo le 21.30, spettacolo teatrale con multimedialità e musica dal vivo.

 

Biglietto spettacolo intero 13 euro

 

Buffet 19 euro (bevande escluse)

Spettacolo e cena 30 euro

Biglietto ridotto: 10 euro per lo spettacolo 25 euro per spettacolo e cena

1. Esibendo il biglietto d’ingresso alla Mostra “Il Rinascimento a Biella – Sebastiano Ferrero e i suoi figli, 1519 – 2019

2. Se vi presentate con abiti rinascimentali

3. Esibendo la tessera UPBeduca e Storie Di Piazza

Informazioni e prenotazione obbligatoria: info@palazzoferrero.it – 388 5647455

 

 

www.palazzoferrero.it

www.ilrinascimentoabiella.it

Meeting internazionale delle città creative Unesco: Biella c’è

180 città del mondo, con circa 400 delegati, si daranno appuntamento a Fabriano dal 10 al 15 giugno per la XIII Annual conference delle Città Creative Unesco, un appuntamento prestigioso in grado di puntare i fari della stampa internazionale sulla città marchigiana che fa parte della rete delle “Città creative Unesco” dal 2013 e che quest’anno ha avuto l’onore di essere scelta per il convegno annuale del circuito.

Anche Biella sarà presente all’appuntamento, ospite della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con la quale sono stati stretti rapporti di collaborazione nel corso del progetto di candidatura della città al network, e potrà presentare il territorio e le proprie eccellenze e potenzialità nell’ambito di uno stand gestito da ATL Biella.

Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Franco Ferraris, terrà inoltre un intervento nel pomeriggio del 12 giugno.

Al meeting interverrà anche il Presidente Mattarella e parteciperanno i primi cittadini di tutto il mondo per riflettere sul tema-guida di questa edizione: le grandi sfide poste dallo sviluppo esponenziale della dimensione urbana che diventerà nei prossimi anni sempre più centrale nella storia dell’umanità: l’ONU stima infatti che entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nelle città (World Urbanization Prospects 2018).

Leggi l’intero comunicato:

Allegati:

IX World Congress of Coloured Sheep

Grande successo per il IX World Congress of Coloured Sheep, il congresso “della pecora colorata”, svoltosi a Oropa nei giorni scorsi e al quale, su invito del Consorzio Biella The Wool Company, hanno partecipato un centinaio di allevatori provenienti da tutto il mondo che hanno voluto esprimere il loro sostegno alla candidatura di Biella al network “Città creative Unesco”.

Biella si conferma ancora una volta la capitale internazionale della lana: lunedì 20 e martedì 22 maggio oltre un centinaio di allevatori e ricercatori sono giunti nel Biellese per l’occasione: Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Isole Farroe, Sud America, Indonesia, Germania, Francia, Inghilterra, Irlanda, sono alcune delle nazioni rappresentate durante la due giorni di convegno.

Il Consorzio Biella The Wool Company (azienda no profit creata nel 2008 da un gruppo di esperti del settore tessile) da un decennio si dedica al trattamento e alla promozione delle lane autoctone seguendo ogni fase della lavorazione della lana: in particolare trasforma in prodotti finiti la lana grezza proveniente da piccoli allevamenti di razze ovine tipiche europee, inoltre attua un’innovativa opera di divulgazione culturale e artistica del tema “lana” declinandolo in azioni di comunicazione a tutto campo.

Parte del programma del congresso è stato dedicato alla visita della sede del Consorzio a Miagliano – per vedere le lane autoctone e i molti modi in cui possono essere valorizzate creativamente -, della Pettinatura di Verrone e del Lanificio F.lli Piacenza di Pollone.

Ad aprire il convegno e a portare i saluti ufficiali ai partecipanti il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercio Laniero, Piercarlo Zedda. Durante i due giorni sono stati trattati vari argomenti relativi alla “pecora colorata”, dalla ricerca genetica al benessere animale, al futuro della lana in un mondo che ha finalmente iniziato a capire i benefici delle fibre naturali in confronto alle fibre sintetiche e che mette al centro il tema della sostenibilità.

A fine congresso è stata inoltre presentata al pubblico internazionale la candidatura della città di Biella ad entrare nel circuito delle Città Creative UNESCO dal Presidente del Consorzio Nigel Thompson, sostenitore entusiasta del progetto di candidatura che con il suo entusiasmo ha coinvolto tutti i partecipanti in una “foto di gruppo” accanto al logo del Terzo Paradiso elaborato da Michelangelo Pistoletto.

Durante la cena Gala di martedì sera, infine gli “Amici della Lana” hanno presentato “Parole di lana”, uno spettacolo, ideato per avvicinare i più piccoli al mondo della lana, con le marionette di Laura Rossi e la regia da Manuela Tamietti (https://youtu.be/qhbpadtWCOE).

Allegati:

Reda supporta la candidatura di Biella

Quella della lana è una cultura profondamente radicata nella manualità degli artigiani locali“, si legge in prima battuta sul sito di Reda che ha dedicato una pagina alla candidatura di Biella a Città Creativa Unesco nell’ambito del cluster Crafts & Folk Art.

“Reda ha scelto di produrre i propri tessuti nello stabilimento di Croce Mosso, tra le colline del Biellese, seguendo direttamente l’intera filiera produttiva dall’allevamento delle pecore, fino alla realizzazione del prodotto finito. […] Quella della lana è una cultura profondamente radicata nella manualità degli artigiani locali, che da sempre contribuiscono al successo dei tessuti di Reda. […]

Biella rappresenta infatti una tappa importante della cosiddetta Strada della lana che attraversava l’Europa medievale e moderna e che oggi collega la città all’Australia e alla Nuova Zelanda, dove vengono allevate le pecore.

Biella ha nel suo DNA la spinta all’innovazione, alla sperimentazione e alla creatività manifatturiera e artistica che la rendono un polo di attrazione privilegiato e un centro vivace e ricco di ispirazione per il mondo tessile.

Reda non può che supportare la sua candidatura a Città Creativa dell’UNESCO e proseguire nel suo impegno verso la promozione e la valorizzazione del territorio. […] un territorio che tanto ha regalato alla storia e all’heritage dell’azienda e con il quale, ancora oggi, lo storico lanificio mantiene un rapporto strettissimo di reciproco scambio”.

Leggi tutto il testo su https://www.reda1865.com/it/il-gruppo-reda-supporta-la-candidatura-di-biella-a-citta-creativa-unesco