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Natura e archeologia: i parchi biellesi

Il progetto Natura e archeologia: i parchi biellesi. Baraggia, Bessa, Burcina è strettamente correlato e completa il progetto “Antiche Civiltà: l’uomo in Burcina” già cofinanziato dall’Ente di gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore e da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

L’obiettivo è quello di mettere in rete sotto il cappello dell’archeologia e pertanto della cultura il patrimonio naturalistico biellese: Baraggia di Candelo, Bessa e Burcina.

Le azioni progettuali hanno riguardato la continuazione delle indagini archeologiche presso il Parco Burcina e l’esecuzione di sondaggi, indagini e studi sulle incisioni rupestri inerenti tutte le tre aree biellesi. I risultati sono stati molto interessanti e validati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, partner progettuale che ha curato costantemente la direzione scientifica di tutte le azioni che sono state attuate, nelle persone della Dott.ssa Archeologa Lucia Mordeglia e della Dott.ssa Archeologa Elisa Lanza.

Il Dott. Archeologo Matteo Aspesi che ha condotto la verifica dell’interesse archeologico del “masso erratico presente in Burcina” ha ritenuto “sostenibile la vocazione simbolico-funzionale della masso presente nel Parco Burcina” e quindi degno di un approfondimento specifico.

La Dott.ssa Archeologa Antonella Gabutti che ha condotto l’assistenza archeologica ai sondaggi di accertamento stratigrafico in base ai quali 3 sondaggi hanno dato esito positivo: “ritrovati buche di palo e un focolare, abbondanza di frammenti ceramici e il recupero di una macina a sella testimoniano la presenza passata sul colle del Parco Burcina di un insediamento databile dal materiale ceramico al Bronzo finale/inizio Ferro. L’ipotesi di un lavoro  degna di approfondimento è quella dell’esistenza di una capanna a base incassata”.

Oltre alle azioni prettamente di studio e ricerca è stata condotta in parallelo la stesura di una Guida breve geo-archeologica delle aree protette ai piedi delle Alpi Biellesi, a cura della Dott.ssa Archeologa Angela Deodato.

Sono stati infine realizzati 3 videoclip, della durata 4,00/5,00 minuti ciascuno, divulgativi e suggestivi con le informazioni raccolte dal progetto a cura di Prospettiva Nevskij, di Manuele Cecconello con la collaborazione del dronista Roberto Tacca e Roberto Ramella.

In allegato il comunicato stampa.

Allegati:

Il Biellese protagonista a Geo & Geo

Martedì 3 dicembre, dalle ore 18:00 appuntamento su RAI TRE con Geo & Geo: andrà in onda il documentario “Ritorno alla natura”, con l’esperto di natura biellese Lucio Bordignon e il regista cagliaritano Davide Mocci.

E’ la quarta volta che Lucio Bordignon è protagonista di un documentario naturalistico mandato in onda da Geo & Geo: la prima volta ha presentato un documentario sulla cicogna nera, la seconda ha parlato della custodia dei parchi naturali e la terza della Baraggia biellese.

Questa volta il tema è il ripristino ambientale di diverse ex-miniere a cielo aperto del Gruppo Minerali Industriali di cui Lucio è coordinatore dei ripristini.

Nel lavoro di Mocci  – afferma Lucio Bordignon – si illustra il ripristino della vegetazione sui terreni denudati dagli scavi, con la terra che viene riprotetta attraverso la stesura di georete, per evitarne l’erosione. Poi la semina dell’erba, a mano o con l’idrosemina, una macchina apposita che spruzza il seme insieme a concime liquido. Le miscele dei semi – specifica meglio Lucio – variano da zona a zona, per adattarle a condizioni differenti. Laddove si vogliono favorire le farfalle e gli insetti pronubi come le api, – continua l’esperto biellese di natura – insieme all’erba vengono seminati anche fiori di campo. Successivamente all’erba vengono messe a dimora cespugli e piante. La disposizione della vegetazione è fatta ad arte, in modo che possa essere utile all’insediamento della fauna selvatica, ad esempio ricreando siepi spinose che possano servire da rifugio agli uccelli e ai piccoli mammiferi. Nella progettazione vengono formati anche piccoli stagni per ospitare la fauna acquatica. Dopo qualche anno l’ambiente è talmente ben ricostruito che non ci si accorge più che in quel luogo c’era un’attività estrattiva”.

Davide Mocci ha voluto mettere in evidenza l’importanza della formazione di Bordignon, nata in campagna seguendo i saperi lontani tramandati dal padre Antonio e via via perfezionatasi aggiungendo i saperi tecnici della bioingegneria naturalistica moderna. Lucio ha insegnato a sua volta il suo sapere alla figlia Alice, agronoma, creando un team molto unito e produttivo, sia fuori che dentro casa. Per questo, il regista ha ritenuto particolarmente significativo inserire alcuni spaccati della vita di Lucio insieme ai suoi familiari mentre accudiscono l’orto, fanno il vino e mangiano cibi ricavati dalla loro terra.

Urologia di Biella leader nel Piemonte nord-orientale

È anche grazie al laser a Olmio che la struttura complessa di urologia dell’ospedale di Biella ha raggiunto risultati lusinghieri, diventando il sesto reparto del Piemonte e il primo nel quadrante nord-orientale per il trattamento chirurgico dell’ipertrofia prostatica.

Il risultato è sancito dal Piano Nazionale Esiti, lo strumento del ministero della Salute che fornisce valutazioni su efficacia, equità, sicurezza e appropriatezza delle cure su tutto il territorio italiano. E arriva a due anni dalla donazione all’Asl di Biella dell’apparecchiatura, frutto di uno dei tanti investimenti sulla sanità pubblica fatti dalla Fondazione Tempia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

Il tipo di laser è un apparecchio ad alta potenza, di ultima generazione, che permette soprattutto di trattare in modo poco invasivo i calcoli urinari e l’ipertrofia prostatica, due condizioni estremamente diffuse nella popolazione. Nei primi due anni dalla sua entrata in funzione gli interventi svolti sono stati 630 e hanno compreso anche quelli per il trattamento di alcuni tumori delle vie urinarie e della stenosi dell’uretra.

 

Si allega il comunicato stampa completo.

 

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Corso Academy di Città studi “Biella che lavora”

Si è svolta ieri, giovedì 28 novembre nella sala bianca di Città Studi, la cerimonia di chiusura dell’Academy di Città Studi con la consegna degli attestati di frequenza al corso di rammendo alle 11 donne partecipanti alla presenza del Presidente di Città Studi, del Presidente del Consorzio Il Filo da Tessere e dei rappresentanti delle Fondazioni sostenitrici del progetto.

Rappresentare una struttura integrata per rispondere alle esigenze del Territorio in merito alla formazione è una delle mission di Città Studi Biella che porta avanti con impegno e dedizione le sue attività e, laddove la sua mission ha anche un risvolto nell’ambito sociale, la valenza è sicuramente maggiore.

Per questo Città Studi ha voluto appoggiare in pieno il progetto “Biella che lavora”, il cui scopo non è solo cercare di abbattere la disoccupazione ma anche sostenere chi si trova in posizioni più sfavorevoli rispetto ad altri.

Il progetto “Biella che lavora” si è occupato dell’inserimento lavorativo di donne in difficoltà, grazie al supporto concreto dell’Academy di Città Studi, attraverso l’attivazione di un corso ad hoc di rammendo. Il progetto è stato fortemente voluto dal Consorzio Il Filo da Tessere ed è stato sostenuto economicamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dalla Fondazione Caraccio e ha visto in Città Studi la sua concreta realizzazione.

L’Ambasciatore della Namibia accolto dal Presidente Mattarella

Giovedì 14 novembre 2019, Albertus Aochamub, ambasciatore della Namibia presso la Repubblica italiana, ha presentato le sue Lettere credenziali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ciò consentirà ai due paesi di consolidare ulteriormente le loro relazioni bilaterali già esistenti in molte aree di reciproco interesse.

E’ stata inoltre l’occasione per il neo Ambasciatore di presentare a Mattarella l’avvio della collaborazione tra la Namibia e la città di Biella grazie al network delle Città creative UNESCO.

Le Fondazioni piemontesi riunite a Casa Zegna per festeggiare

Si è svolta lo scorso 14 novembre presso la Sala quadri di Casa Zegna la riunione del Consiglio di Amministrazione delle Fondazioni Piemontesi che hanno voluto così festeggiare l’ingresso di Biella nel network “Città creative Unesco”.

Ad accogliere i Presidenti e Segretari delle Fondazioni piemontesi e i loro collaboratori il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris che ha fatto gli onori di casa raccontando la straordinaria storia del tessile biellese e gli elementi di creatività alla base del successo della città.

Particolarmente suggestiva ed apprezzata la location scelta per via delle splendide immagini del ciclo della storia della lana di Ettore Olivero Pistoletto, padre del più famoso Michelangelo e recentemente valorizzate nella mostra “Padre e figlio“.

A decorare la sala il simbolo del Terzo Paradiso che identifica Biella creativa declinato in fiori ed immagini a testimonianza di una creatività biellese a 360° anche nel campo dell’accoglienza. Nel corso della giornata gli ospiti hanno inoltre potuto visitare il Lanificio Zegna, tra le più significative eccellenze tessili mondiali.

Biella merita appieno il riconoscimento Unesco – ha commentato ai microfoni del TG Rai il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quagliale Fondazioni piemontesi sono felici di aver contribuito a questo risultato che ha portato a tre il numero delle città piemontesi inserite nel network. Ora dobbiamo lavorare uniti per nuove collaborazioni“.

Molto soddisfatto anche il Presidente Ferraris orgoglioso del lavoro svolto dalla Fondazione che ha promosso e coordinato il progetto e del successo ottenuto grazie ad una squadra coesa composta dal Comune di Biella, da Cittadellarte Fondazione Pistoletto e dalla Fondazione stessa, con la consulenza della società Bia Srl.

Premio Zaccheo a Franco Ferraris

La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella è lieta di annunciare il conferimento al Presidente Franco Ferraris del Premio Zaccheo da parte della sezione biellese di UCID – Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti nell’ambito del convegno annuale organizzato sabato 23 novembre presso la Sala convegni della Biverbanca dall’Associazione e dedicato agli aspetti della vita sociale ed economica del Biellese.

Il premio Zaccheo – nato 14 anni fa per opera della sezione UCID di Biella – è un riconoscimento ad imprenditori o professionisti che nel corso della loro normale attività professionale hanno manifestato attenzione ai problemi sociali e della comunità, in coerenza con i valori cristiani.

Trae il nome dal personaggio evangelico Zaccheo che era un sovrintendente degli esattori del fisco in Giudea, chiamato da Gesù durante una sua visita in un villaggio della Palestina, e invitato alla sua mensa. Simboleggia quindi l’incontro tra valori cristiani ed economia.

Il premio è stato assegnato sinora a 14 soggetti tra imprenditori e professionisti oltre che ad associazioni; quest’anno è il Dott. Franco Ferraris ad averlo ricevuto, in relazione agli impegni dimostrati nella sua vita professionale, sociale ed associativa, a favore della comunità. Nella sua carriera di manager ha infatti sempre testimoniato l’attenzione ai valori cristiani ed alla responsabilità sociale dell’impresa, valori che caratterizzano anche la sua presidenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

Il premio – consegnato a Ferraris dal Presidente dell’UCID, Vittorio Donati – consiste, oltre che in una pergamena, in una icona pregevole, realizzata appositamente, elemento che rappresenta una sintesi tra valori religiosi storia ed arte. L’icona di quest’anno rappresenta il Cristo Pantocratore.

Il Presidente Ferraris nel suo intervento ha parlato di Biella Città Creativa, raccontando il percorso di candidatura.

Biella Città Creativa protagonista del Tg itinerante della Rai

Sabato 16 novembre Biella Città Creativa è andata in onda nell’ambito del TG Itinerante della Rai.

Durante la prima edizione, in onda alle 14, sono stati intervistati alcuni dei protagonisti del Management Team che ha seguito il percorso di candidatura. Dal terrazzo di Palazzo Gromo Losa, Federica Chilà, responsabile dell’Ufficio comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che ha raccontato come il percorso sia “iniziato con un grande viaggio del territorio unito verso un obiettivo che sembrava quasi irraggiungibile” da Pollenzo a Parigi l’eccellenza biellese si è mostrata in tutta la sua bellezza. “In questo viaggio è stato indispensabile il contributo della Fondazione Pistoletto con il Maestro Pistoletto oltre ad aver donato il simbolo del Terzo Paradiso che è il simbolo della candidatura”. Questo è solo l’inizio di un percorso.

Ha parlato poi il sindaco Claudio Corradino: “Tutto il territorio, nessuno escluso, ha lavorato per questo obiettivo. […] Biella è una città bellissima e deve essere messa a disposizione della nostra nazione. Treni e autostrade saranno uno dei prossimi obiettivi del mio mandato oltre a far sì che a Biella venga portato del lavoro anche grazie al circuito UNESCO perché la storia del tessile, la nostra eccellenza la dobbiamo trasformare in lavoro.”

Nell’edizione delle 19.30, la diretta è stata fatta dalla sede del Premio Letteratura e Industria, e per l’occasione è stato intervistato Carlo Piacenza, Presidente dell’Unione Industriale Biellese.